Al Neuromed un workshop congiunto tra ricercatori e aziende per esplorare come le più avanzate procedure di imaging possano aiutare la ricerca preclinica e traslazionale

 Quando si parla di risonanza magnetica nucleare, PET, ultrasonografia o TAC il pensiero di molti andrà esclusivamente ad un reparto di ospedale, con malati in attesa di avere diagnosi per le loro patologie. Ma questi strumenti hanno un ruolo fondamentale anche nella ricerca scientifica. È proprio questo l’argomento al centro del workshop “Le tecniche di imaging nella ricerca preclinica e traslazionale”, che si svolgerà nell’I.R.C.C.S. Neuromed giovedì 6 e venerdì 7 giugno.

Organizzato dal Dipartimento di Angio-Cardio-Neurologia in collaborazione con le aziende produttrici, il workshop vedrà la partecipazione di tecnici e ricercatori da tutta Italia, impegnati in una serie di sessioni dedicate alle varie applicazioni nell’ambito della ricerca su modelli animali e nel processo traslazionale, in cui i risultati ottenuti in laboratorio devono raggiungere la pratica clinica.

Dal punto di vista delle patologie studiate, particolare rilievo sarà dato ai tumori ed alle malattie cardio e cerebrovascolari e oncologiche. La diagnostica per immagini avanzata su modelli animali, infatti, potrà portare a una maggiore comprensione delle cause di queste patologie e della loro evoluzione nel tempo, nonché della reazione ai trattamenti farmacologici.