Affrontare la questione precari della pubblica amministrazione e applicare la legge. Un problema molto sentito in Molise. La Consigliera regionale Scuncio presenta interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale e al Presidente della Giunta:

Di seguito l’interrogazione integrale:

 

 

Al Presidente del Consiglio Regionale

Dott. Salvatore Micone

 

Al Presidente della Giunta Regionale

Dott. Donato Toma

 

Interrogazione ex art. 85 e 87 r.i. a risposta orale e scritta entro 15 giorni

 

Oggetto: Applicazione Decreto Madia (d.lgs. 75/2017)

 

I Consiglieri Regionali

 

Considerato che il d.lgs. 75/2017, altrimenti noto come Decreto Madia, ha introdotto L’articolo 20 (“Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni”) per consentire alle amministrazioni pubbliche di superare il precariato in tutti i settori nel triennio 2018 – 2020 declinando, al suo interno, anche i requisiti necessari del lavoro inteso a 360 gradi;

visto che la questione rappresenta, per questa amministrazione, un tema di assoluta importanza;

tenuto conto che le recenti norme sul pubblico impiego escludono la possibilità di effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato senza passare attraverso un concorso, l’art. 20 del d.lgs. 75/2017 ha suddiviso i precari in due gruppi: quelli che per accedere al rapporto a termine hanno già dovuto superare una “procedura concorsuale” e quelli che invece non l’hanno effettuata;

Visto che Nel primo caso, le amministrazioni potranno procedere direttamente con l’immissione in ruolo a tempo indeterminato dei precari in servizio, entro il triennio 2018-2020, alle seguenti condizioni: entro il triennio 2018-2020, alle seguenti condizioni:

  1. che l’amministrazione abbia provveduto a definire il piano triennale dei fabbisogni di personale secondo la procedura coniata nel rinnovato art. 6 del d.lgs. 165/2001, in ‘combinato disposto’ con il successivo inedito art. 6-ter, introdotto dal d.lgs. 75/2017, concernente le (immancabili) linee di indirizzo della Funzione Pubblica alle amministrazioni per la predisposizione dei piani stessi;
  2. che sia indicata la necessaria copertura finanziaria;
  3. che il personale interessato si trovasse in servizio con contratto a tempo determinato successivamente al 28.8.2015 (data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015) presso l’amministrazione che procede all’assunzione;
  4. che alla data del 31 dicembre 2017 il personale interessato abbia maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione.

Nel secondo caso, le amministrazioni potranno bandire, durante il triennio 2018-2020, concorsi riservati fino a un massimo del 50% dei posti disponibili;

 

evidenziato che è nei poteri amministrativi della Regione Molise effettuare una ricognizione attenta e puntuale per ridefinire i fabbisogni di personale e risolvere al proprio interno la verifica delle risorse nell’ambito delle disponibilità finanziarie;

 

preso atto che è di rilevante importanza e significato ribadire che il comma 8 dello stesso articolo art.20 del D.Lgvo n.75 /2017, consente alle amministrazioni di prorogare i rapporti di lavoro già in essere con tutti coloro che partecipano alle procedure previste dal Decreto Madia , sino al termine delle stesse e che è inoltre fatto divieto alle Pubbliche amministrazioni, fino al termine delle procedure per la stabilizzazione dei precari sopra descritte, di stipulare ulteriori rapporti di lavoro flessibile per le professionalità interessate dalle predette procedure; divieto peraltro già previsto dal D.Lgvo n.81/2015 che dal 01.01.2017 faceva divieto alle pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di collaborazione;

 

osservato che i Presidenti di altre regioni (Abruzzo, Campania e Lazio, Puglia, Emilia Romagna), hanno già assunto proprie determinazioni per il rinnovo dei contratti a tempo determinato e di collaborazione coordinata e continuativa (o a progetto), e in alcune di esse hanno già proceduto alla immissione in servizio a tempo  indeterminato;

INTERROGANO

Il Presidente della Giunta Regionale per sapere:

cosa si intende fare e/o cosa è stato già predisposto in merito all’applicazione del suddetto decreto 75/2017.

I consiglieri regionali