Sono diverse ed assolutamente consistenti le lagnanze più attuali dei venafrani e riguardano essenzialmente la pubblica illuminazione carente e le tante buche su piazze e strade, statali comprese che attraversano la città. Certo, sono tematiche già riportate su questa cronaca, ma siamo costretti a tornarci alla luce delle proteste e dei disappunti espressi in continuazione dalla gente. Sentite quanti abitano in via Licinio, est dell’abitato, cos’hanno da dire : “Ci risiamo con la pubblica illuminazione spenta !”, sbotta un residente, “Non appena viene giù un po’ d’acqua piovana o le condizioni atmosferiche non sono delle migliori Via Licinio resta al buio, con ovvi problemi per noi che vi abitiamo. L’abbiamo più volte rappresentato a Comune, Vigili Urbani e società preposta alla gestione della pubblica illuminazione ma senza risultati apprezzabili.

Basta un po’ d’acqua piovana, di vento o altro e questa strada rimane priva di pubblica illuminazione. Nei pressi invece risultano illuminate e rischiarate a giorno tanto la Palazzina Liberty, sempre chiusa in attesa di riapertura dopo la ristrutturazione, che “Villa Maria”, i giardini pubblici della città illuminati tantissimo anche d’inverno quando cioè non c’è nessuno all’interno dato il freddo e le avverse condizioni atmosferiche. Noi di Via Licinio invece nel buio più assoluto !”.

L’altro tema dolente : le tante buche su piazze e strade venafrane, statali comprese. Un elenco sommario del problema : Via Colonia Giulia, una statale appunto, nonostante il recente rifacimento del manto asfaltato già impreziosita da più di una buca ; Via Campania, altra arteria trafficatissima nell’abitato cittadino, a sua volta con numerose buche ; Via Volturno, ugualmente con fossi notevoli, Via Maria Pia, con problemi analoghi, e tante altre strade urbane costellate di buche e fossi. Relativamente a siffatti problemi, il giudizio dei venafrani non è affatto tenero nei confronti di quanti (istituzioni pubbliche e privati) dovrebbero intervenire e per motivi vari non lo fanno. “Chiediamo maggiore attenzione nei confronti delle istanze popolari -affermano risentiti in molti- e che ci si adoperi per assicurarci quanto meno il minimo cui abbiamo diritto, ossia pubblica illuminazione strade percorribili”.

Tonino Atella