“La notizia che ci arriva dal Gemelli Molise ci lascia sgomenti.” È lapidario il commento della leader della UIL molisana, Tecla Boccardo.

 

“È inaccettabile che l’unico centro che effettua prestazioni di radioterapia a favore di malati oncologici in Regione non disporrà a breve di un budget sufficiente per poter offrire prestazioni salvavita. La Struttura commissariale si assuma la responsabilità, i Molisani non possono morire e hanno diritto alle cure nella loro regione, quella che fa pagar loro tasse tra le più alte d’Italia! È una vergogna, non ci sono altre parole.

 

Stando a quanto anticipato dai vertici della Società, dunque, dal mese prossimo, quanti già vivono una condizione di vita difficile a causa di una patologia oncologica dovranno recarsi fuori regione per ricevere cure adeguate, con sacrifici enormi, che si aggiungono al loro calvario quotidiano.

 

E tutto questo creerà ulteriori costi che comunque graveranno sul nostro sistema sanitario a causa di quella che sarà una sempre crescente mobilità passiva. E come se non bastasse, abbiamo ascoltato dalle dichiarazioni rese dalla Struttura che anche le prestazioni di cardiochirurgia sono a rischio interruzione, a breve.

Un costo sociale ed economico drammatico: ma chi paga? Di chi sono le responsabilità?

 

Tutto ciò, comunque, è frutto dell’assenza di programmazione e di un adeguato piano dei fabbisogni che tenga conto almeno dell’essenziale.

Intanto, rispetto a questo allarme lanciato dalla struttura Gemelli, l’operato della Struttura commissariale sarà inqualificabile qualora non si porrà rimedio a questa situazione incredibile e scandalosa immediatamente.

 

Ci auguriamo, conclude Boccardo, che nella programmazione del futuro verrà messa al primo posto la persona e i suoi diritti per non trovarci tra qualche anno un ulteriore debito da pagare nei confronti delle Regioni che avranno assistito i nostri pazienti.

 

Oltre al danno -ENORME- la beffa!