di Christian Ciarlante
Questa mattina, davanti alla sede della Prefettura di Campobasso, hanno manifestato pacificamente gli esponenti di FdI, FI, Noi con Salvini, Idea, Direzione Italia e Azione Civica Molise.
CasaPound ha declinato l’invito ad unirsi alla manifestazione accusando il centro-destra di non essere credibile: “se il centro-destra molisano, forte di una presenza istituzionale a tutti i livelli nei consessi amministrativi, si fosse mobilitato prima, forse ora non ci troveremmo in questa condizione”.
Il centro-destra ha voluto sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali sul fenomeno migranti che ha raggiunto dimensioni preoccupanti.
“Non è una manifestazione contro qualcuno o qualcosa, è per l’Italia, perché noi amiamo il nostro Paese. Non siamo contro l’immigrazione in quanto tale, ma contro la politica del governo di centro-sinistra che in maniera indiscriminata e incontrollata si è venduto all’Europa“.
Pochi i cittadini presenti alla manifestazione, forse una cinquantina, che hanno ascoltato i vari interventi.
Claudia Mistichelli, portavoce di Campobasso di Fratelli d’Italia, partito promotore della manifestazione di oggi, ha replicato a tutti i saccenti che si sono limitati a dire che davanti alla prefettura c’erano solo quattro gatti: “Hanno ragione! – scrive Mistichelli su Facebook – Evidentemente per il Molise non è un problema l’accoglienza. Ringrazio il prefetto che ha a cuore il nostro territorio forse anche di più di molti molisani, soprattutto ringrazio per la sua disponibilità a farsi portavoce delle nostre istanze e dei malumori dei cittadini“.
Si è parlato subito di flop, visto l’esiguo numero di partecipanti, ma si sa: l’ “homo molisanus” preferisce subire invece di agire. Sempre pronto a lamentarsi e a fare la vittima, quando deve esporsi in prima persona, ecco che viene fuori il suo proverbiale menefreghismo. Anche i tanti leoni da tastiera erano assenti, erano troppo impegnati a scrivere sui social e non avevano il tempo di andare davanti alla Prefettura. E’ stata un flop la manifestazione per difendere la sanità pubblica, figuriamoci se poteva essere un successo quella contro l’immigrazione selvaggia.
Il molisano è come “Fantozzi”, un personaggio servile e sfortunato vittima degli eventi con una sudditanza psicologica verso il potere. E’ un uomo medio vessato dalla società e alla continua ricerca di un riscatto che non arriverà mai. Subisce di tutto senza muovere un dito; il suo motto è: “Tanto non cambia nulla”. Se oggi la regione è in una condizione catastrofica, una parte della responsabilità la si può tranquillamente attribuire anche all’ “homo molisanus” che ha sempre subito passivamente ogni decisione presa contro di lui.
Non è con gli sfoghi su “Facebook “e con i “like “che cambiano le cose o si risolvono i problemi; dovremmo imparare un po’ l’arte della rivoluzione e prendere esempio dai francesi. La verità è che noi molisani siamo campioni solo nell’arte della critica, le colpe sono sempre degli altri, ma noi dalle responsabilità stiamo sempre alla larga. Con l’immigrazione selvaggia faremo i conti molto presto; quando la situazione diventerà esplosiva, le lacrime da coccodrillo non serviranno più a nulla.