Altro che Decreto Molise, i cittadini oggi rischiano di non arrivare nemmeno al Pronto soccorso

 

Notarangelo (Sinistra Italiana) commenta il rapporto di Cittadinanzattiva e ‘interroga’ i nostri parlamentari: “Come intende il governo salvare la sanità locale?”

 

CAMPOBASSO. “Per ben 60 mila persone, oltre il 21% dell’intera popolazione regionale, è impossibile raggiungere il pronto soccorso entro 30 minuti. Altro che Decreto Molise e sanità migliore, ad oggi i nostri concittadini rischiano di non ricevere assistenza tempestiva in caso di emergenza. Sarebbe interessante conoscere l’opinione dei rappresentanti parlamentari molisani, proprio in questi giorni impegnati a festeggiare i due anni del governo Meloni”.

 

E’ quanto dichiara in una nota il segretario regionale di Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo.

 

“Due anni che di sicuro – aggiunge – non hanno portato fortuna al Molise e al suo sistema sanitario, considerato che il Rapporto civico sulla salute 2023 di Cittadinanzattiva ha pure rivelato che ormai in questa terra in molti rinunciano alle visite (prestazioni in calo del 10% rispetto all’anno precedente), anche perché le liste d’attesa sono sempre più lunghe e insostenibili: è ad esempio accettabile, nel 2024, attendere 526 giorni per un esame ecodoppler?”.

 

“La domanda – prosegue Notarangelo – la giro direttamente ai nostri onorevoli, così come chiedo loro quali soluzioni abbiano in mente a Roma per salvare la sanità locale. Le grandi promesse della campagna elettorale dell’estate 2022  sono ormai un lontanissimo ricordo e speriamo ci venga risparmiato, almeno stavolta, il solito scaricabarile politico sulle colpe dei governi regionali e nazionali di 10 o addirittura 20 anni fa. Non saranno certo le chiacchiere – conclude – a difendere adesso la salute dei molisani”.

 

 

L’Ufficio  stampa

di

SINISTRA  ITALIANA  del  Molise

(AVS  –  Alleanza  Verdi  Sinistra)