C’è un luogo a Venafro dove s’incontrano e si ritrovano territorio, ambiente, storia, cultura, socializzazione, risorse locali, abitudini secolari, usi e tant’altro ancora. Dove avviene tutto questo ? Alla storica fonte pubblica de “Le Quattro Cannelle” di via Falca, nome che deriva dalle quattro “bocche” dalle quali da tempo immemorabile continua a sgorgare, abbondante e fresca, una delle risorse naturali del territorio : l’acqua sorgiva di Venafro.
Trattasi di un bene -l’acqua sorgiva- che, assieme al clima ed alla terra venafrani, facevano dire agli antichi del posto “Questa è la valle dell’oro !”, riferendosi alla fertilità del territorio locale. A conferma di tali concetti è sufficiente riferire della bontà di verdure ed ortaggi del posto, frutto appunto di clima acqua e terra venafrani, da tanti apprezzati e gustati. Ebbene, tornando alle “Quattro Cannelle” di via Falca, c’è un riscontro attuale che non tranquillizza affatto e lascia perplessi un sacco di venafrani.
La storica fontana è al minimo di portata d’acqua e dalle sue bocche sgorga pochissima risorsa idrica ! Esce cioè poca acqua dalle “Quattro Cannelle” e la cosa non piace affatto ! “Che succede ?”, chiedeva apertamente preoccupata una donna di “Ciaraffella”, il rione in cui è situata la storica fontana, “perché non c’è più la portata di un tempo ? E’ colpa della mancanza di precipitazioni o sono altri i motivi ?”.
Un ragazzo arrivato alle “Quattro Cannelle” per una bella, dissentante e consistente bevuta d’acqua, vista l’esiguità del flusso affermava a sua volta sorpreso, “Embé ? E l’acqua ? Addò è iuta a f’nì ?”, meravigliato per la ridottissima acqua che usciva dalle quattro bocche. Ecco sono domande, preoccupazioni che girano sulle bocche di tanti venafrani ai quali piacerebbe vedere una “Quattro Cannelle” a pieno regime ed invece assistono a tutt’altro.
E’ solo una penuria temporanea di flusso idrico o c’è dell’altro ? Notizie rassicuranti al riguardo certamente farebbero piacere a tutti i venafrani, senza eccezioni di sorta !
Tonino Atella