di Michele Petraroia
Abbraccio virtualmente Federico, Giacomo, i familiari di Matteo Petruccelli e tutta la comunità di Santa Croce di Magliano, condividendo con loro il dolore per la scomparsa di uno straordinario testimone del suo tempo, di un appassionato docente e di un dirigente politico pacato, competente e leale. Voglio ricordarlo emblematicamente con queste foto in cui intervenne alla manifestazione pubblica promossa in memoria di NICOLA CRAPSI una delle principali figure politiche e sindacali della storia regionale. Era rimasto turbato dalle fantasiose ricostruzioni sulla biografia di Nicola, dirigente CGIL arrestato nel 1920 per aver organizzato uno sciopero dei braccianti a Santa Croce di Magliano, e successivamente costretto dai fascisti a dimettersi da Sindaco nel 1923. Crapsi rientrò nel 1945 ed assunse la responsabilità di Segretario regionale del PCI quindi della CGIL e infine nel 1963 venne eletto parlamentare nella lista del PCI. Avvertì la necessità di far organizzare un seminario pubblico per chiarire sul piano storico lo spessore del riferimento a cui si ispirarono le generazioni successive nel proprio impegno istituzionale, politico e sindacale. Come tanti della mia generazione ho avuto modo di apprezzare la sobrietà di tratti, la coerenza, l’apertura al confronto e la competenza di Matteo Petruccelli, ammirando la sua abnegazione sia nelle occasioni in cui ha ricoperto con diligenza responsabilità significative e sia sopratutto quando da semplice iscritto si è adoperato per sostenere gli ideali intramontabili di fraternità, uguaglianza e giustizia sociale. Ho condiviso con lui un legame profondo camminando insieme nei cortei per il Primo Maggio, nelle manifestazioni sindacali e politiche, e nei mesi tristi del post-terremoto di San Giuliano di Puglia. Non si è mai sottratto ad una riflessione comune e mi ha aiutato a inquadrare vicende complesse articolando in modo pacato ma fermo il proprio pensiero. La sua scomparsa priva tutti noi di un testimone che ha saputo preservare attraverso l’esempio gli insegnamenti di Nicola Crapsi mettendo in pratica quella sobrietà e diversità etica rimarcata da un inascoltato Enrico Berlinguer. Custodiremo nel cuore il suo attaccamento alla Costituzione, il suo antifascismo, il suo garbo e la sua meravigliosa educazione politica.