Elezione Capo dello Stato, Toma e Micone rappresenteranno la maggioranza
I due presidenti, della Giunta e del Consiglio, e Andrea Greco per la minoranza, saranno i tre grandi elettori molisani
Si è tenuta ieri in serata la riunione di maggioranza per l’indicazione dei grandi elettori chiamati a votare il nuovo presidente della Repubblica.
Così come previsto, saranno i due presidenti, quello della Giunta e quello del Consiglio, nel Molise a rappresentare la maggioranza per la scelta del nuovo Capo dello Stato. E il governatore ha già fatto sapere che lui voterà per Silvio Berlusconi.
Alla riunione di maggioranza che si è tenuta ieri sera, hanno preso parte tutti i consiglieri di centrodestra, ad eccezione dell’assessore Cavaliere. Presente al vertice dopo mesi anche Aida Romagnuolo, che aveva lanciato la sua autocandidatura, e che nelle intenzioni di qualcuno avrebbe potuto blindare la maggioranza in questo fine legislatura. Scegliendo lei per Roma, si poteva tornare a contare sul suo voto stabile in Molise. Operazione fallita.
Dunque Donato Toma e Salvatore Micone per la maggioranza, e Andrea Greco per la minoranza, saranno i tre grandi elettori molisani che il 24 gennaio parteciperanno alla prima votazione per l’elezione del successore di Sergio Mattarella. I tre nomi in ratifica nella riunione odierna del consiglio regionale.
Intanto Si avvicina il 24 gennaio, giorno in cui si terrà il primo voto per il prossimo Presidente della Repubblica, e i nomi per il successore di Mattarella si rincorrono.
Il capo dello Stato ha espresso più volte la sua contrarietà ad un secondo mandato, e pure continua ad essere uno dei candidati più gettonati per un bis.
Mario Draghi è l’altro nome su cui un’amplissima maggioranza potrebbe convergere.
La candidatura di Silvio Berlusconi nel centrodestra è una certezza. Il Cavaliere pare intenzionato a restare in campo fino a quando sarà possibile, convinto di poter raccogliere un’ampia maggioranza, che vada oltre la coalizione. Ma per ora il Pd ha chiesto, anche solo per dialogare, di sgombrare dal campo il nome dell’ex premier
“E’ tempo di una donna”, ha detto Giuseppe Conte. E di nomi di donne ne circolano molti: dall’attuale Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, seconda carica dello Stato, a Marta Cartabia, Guardasigilli, fino all’ex ministro Paola Severino.
Sempre molto quotati e considerati trasversalmente votabili sono Giuliano Amato, ex Presidente del Consiglio che potrebbe convincere tutti o quasi, incontrando solo qualche resistenza in casa Cinque Stelle, e Pierferdinando Casini, ex presidente della Camera con Berlusconi, portato in Parlamento dal Pd alle ultime elezioni.