Il marketing cambia, e non solo sotto la spinta della pandemia. YouTube ha varato una decisione storica: modificare la sua policy relativa agli annunci su alcool, politica, farmaci e gioco d’azzardo.
Da oggi in poi questi annunci saranno tassativamente vietati. Né tantomeno visibili negli spazi in vista della testata, il cosiddetto masthead: una rivoluzione che promette di andare a cambiare i mercati mondiali con un impatto ad oggi impronosticabile.
Anche per i giochi gli annunci sono proibiti, sia per quel che riguarda i giochi a distanza (sia online che offline), sia i giochi da casinò social e quelli non affiliati ai casinò. Un provvedimento che andrà a limitare anche il marketing video dei casinò online autorizzati in Italia.
Google negli ultimi anni e in particolare nel 2020 aveva già incrementato i controlli per gli utenti, con l’intento di limitare pubblicità su argomenti sensibili, come quelli sopracitati. Nelle “impostazioni annunci” c’era già inserita una funzionalità valida per limitare gli annunci sui suddetti argomenti e determinare un’esperienza migliore per gli utenti. Insomma YouTube punta a diventare uno spazio più inclusivo e con meno rischi possibili.
Anche la politica però ha avuto le sue limitazioni. La scelta di non pubblicare annunci del genere è nata per evitare le polemiche che la piattaforma ha già vissuto nel 2020: Donald Trump, allora presidente americano, acquistò per tre giorni lo spazio degli annunci maggiormente in vista.
Dunque gli slot di masthead furono all’epoca enorme cassa di risonanza. E lo sarebbero ancora: da qui la decisione di limitarne l’uso.
Piccola differenza sugli annunci elettorali, che restano vietati sulla masthead del Tubo ma i temi di politica generale invece non saranno più approvati immediatamente. La piattaforma si riserva la possibilità di decidere di volta in volta, caso per caso. Di recente Google e YouTube hanno deciso di comune accordo.
Stop agli annunci relativi non solo al consumo di alcool e gioco d’azzardo, ma anche su altri temi come l’incitamento all’odio e teorie complottistiche sul Covid-19