Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto del fenomeno dello sfruttamento del lavoro nero e più in generale per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia e personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, hanno passato al setaccio varie località della provincia “pentra”.
Tra Isernia e comuni limitrofi, sono stati sottoposti ad accertamenti cantieri edili ed altre attività di impresa, nel corso dei quali sette persone, responsabili a vario titolo delle imprese ispezionate, sono state denunciate alle competenti Autorità Giudiziaria e Amministrativa, per violazioni alle norme connesse alla tutela dei lavoratori e per sfruttamento del lavoro nero.
Si tratta di un 50enne di Isernia, una 40enne di Formia, un 53enne di Poggio Sannita, una 60enne ed una 45enne di Capracotta, un 40enne di Piedimonte San Germano e un 48enne di Castel di Sangro.
Tra le violazioni più frequenti riscontrate figurano la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori, la presenza di materiali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio con grave pericolo per i lavoratori, la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere e la presenza costante di lavoratori in nero.