Puntare sull’agricoltura sociale per ricostituire e potenziare il tessuto economico
molisano. È questo l’obiettivo della mozione presentata dal vice-presidente del
Consiglio Regionale, Filomena Calenda, in cui si impegna la giunta regionale a
promuovere forme di partenariato tra enti del terzo settore e imprese agricole. “Sia a
livello europeo che nazionale – ha spiegato Calenda – molto è stato fatto per
potenziare l’agricoltura sociale, attraverso cui è possibile attivare progetti innovativi
di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, realizzare percorsi riabilitativi e
inclusivi e, al contempo, incentivare la creazione di nuove attività produttive e
potenziare quelle già esistenti. La Regione Molise si è già dotata di una legge in
materia ma troppo spesso le forme di partenariato tra il terzo settore e gli imprenditori
agricoli vengono penalizzate da diversi impedimenti di natura burocratica, avendo
come conseguenza l’impossibilità di poter accedere alle misure inserite nel
Programma di Sviluppo Rurale del Molise (PSR). In tal senso, già in passato è stato
dimostrato che l’unica strada percorribile è quella di promuovere sinergie tra il
mondo agricolo e quello sociale. Occorrerebbe, dunque, prevedere sin da ora misure
ad hoc da inserire nel prossimo PSR, in modo da incentivare il ruolo sociale delle
aziende rurali e sfruttare al meglio le risorse provenienti dall’Unione Europea.
Finanziamenti che, invece, troppo spesso vengono rimandati al mittente”.
Inoltre nella mozione si chiede alla giunta regionale di incentivare e potenziare il
ruolo della Banca della Terra del Molise, al fine di individuare e destinare le terre
incolte per promuovere la creazione di nuove imprese agricole e consolidare quelle
già costituite. “Uno strumento molto valido – ha continuato Calenda – ma mai
realmente entrato in funzione. La ripartenza della nostra economia, pesantemente
falcidiata dall’emergenza sanitaria in atto, non può non tener conto delle peculiarità
di questa regione. I prossimi saranno mesi decisivi per il rilancio delle attività
produttive; le vecchie e schematiche manovre si sono dimostrate inefficaci. Occorre,
invece, puntare sulla realizzazione di progetti innovativi capaci di coniugare esigenze
e ambiti diversi ma complementari”.
Campobasso, 07.01.2021