Il Tribunale di Isernia ha condannato la Repubblica Federale Tedesca ad un risarcimento di 12 milioni di euro in favore del Martiri e del Comune di Fornelli per delitti contro l’umanità. È una sentenza che afferma con forza, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’efferatezza dell’eccidio ed il valore del sacrificio dei nostri Martiri. E ’il Dott. Giuseppe Laurelli , nipote dell’omonimo nonno Podestà a Fornelli dal 1936 fino a quando perì per mano Tedesca nell’eccidio di Castel Cervaro, insieme a 5 cittadini fornellesi, impiccati per ritorsione a parlare, dopo lo storico verdetto del Tribunale di Isernia.
Non sappiamo se la Repubblica Federale Tedesca riconoscerà mai questa sentenza, afferma Laurelli. È più facile che ciò non avvenga e che il risarcimento rimanga solo sulla carta. Ma resta il riconoscimento morale di cui siamo orgogliosi e grati.
E resta purtroppo anche il rammarico per la pochezza della politica regionale e Nazionale.
Il consiglio Regionale, a distanza di oltre un anno ancora non riesce a discutere ed approvare il progetto di legge della Consigliera Romagnolo per l’istituzione della GIORNATA DELLA MEMORIA DEI MARTIRI DI FORNELLI. Paralizzato dalle meschine ostilità fasciste di alcuni autorevoli rappresentanti di questo screditato consesso, il Presidente del Consiglio Regionale non è neanche capace di porre all’ordine del giorno la mera discussione del progetto di legge. Forse perché costa solo un po’ di impegno istituzionale e null’altro.
Da parte sua Il Presidente della Repubblica non ha degnato neanche di una risposta formale la mia lettera, di due anni orsono, in cui gli chiedevo la commutazione della medaglia di bronzo al valor militare concessa a mio nonno Giuseppe e al Comune Fornelli e ha ignorato l’invito a commemorare i Martiri il 4 Ottobre.
Infine, i politici di rango nazionale che, sempre due anni fa, avevano assicurato il proprio appoggio, si sono dileguati presi come sono dalle beghe di palazzo oggi mascherate da COVID 19.
È proprio vero l’aforisma di Aldo Moro – conclude Laurelli – “IL BENE NON FA NOTIZIA” perché spesso crea invidie e divisioni e soprattutto perché non rende.
Insieme al Podestà Giuseppe Laurelli perirono i cittadini fornellesi: Giuseppe Castaldi, Vincenzo Castaldi, Celestino Lancellotta, Domenico Lancellotta e Michele Petrarca.