Sono molte le regioni che hanno preferito affiancare all’equipe delle USCA la figura degli assistenti sociali. Le unità di assistenza continuativa domiciliare intervengono laddove il paziente positivo non ha bisogno di ospedalizzazione e quindi le sue cure avvengono tra le mura domestiche. “Le USCA sono oggi di fondamentale importanza – spiega la Consigliera Calenda, – non solo perché alleggeriscono il carico di lavoro ai medici di base ed evitano ospedalizzazioni non necessarie, ma anche perché rappresenterebbero per quanti colpiti dal virus e posti in isolamento un balsamo per la drammaticità del momento”. La Consigliera Calenda ha inoltrato, in queste ore, al dg dell’Asrem, Florenzano, una nota per conoscere l’esatta composizione delle USCA e se anche il Molise ha previsto accanto all’equipe medica anche le figure degli assistenti sociali e quella dello psicologo. “Includere nelle USCA – spiega ancora la Calenda – due figure altamente qualificate e specifiche, significa potenziare il sistema sociosanitario in una dimensione assistenziale molto più completa e innovativa anche dal punto di vista esperienziale.
“Confido molto – chiosa la Consigliera – nella sensibilità dell’Asrem e auspico che si trovino velocemente le soluzioni anche per quei centri che sono rimasti scoperti della figura medica, come purtroppo, sta succedendo in molti comuni molisani”.