di Claudia Mistichelli
Le prestazioni sanitarie intramoenia, compiute entro le mura degli ospedali pubblici, sono equivalenti a visite private. “La libera professione intramuraria chiamata anche “intramoenia” si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa.
Il medico è tenuto al rilascio di regolare fattura e la spesa, come tutte le spese sanitarie, è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmente le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Le prestazioni erogate in regime di intramoenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medico a cui rivolgersi per una prestazione.”
L’attività libero-professionale non può superare, sul piano quantitativo, nell’arco dell’anno, l’attività istituzionale dell’anno precedente. Inoltre la rilevazione oraria dell’attività svolta in regime libero-professionale deve essere distinta da quella istituzionale. Una parte della parcella verrà trattenuta dall’Azienda sanitaria, la percentuale stabilita, varia in base agli accordi con la struttura in cui si opera. Insomma una sorta di privato nel pubblico.
Sperando che, questa professione privata, non faccia sorgere conflitti di interesse o forme di concorrenza sleale, sicuramente nelle persone genera una grande confusione. Infatti, il paziente bisognoso di una prestazione immediata (evitando mesi di attesa) oppure, chi sceglie un medico specifico, deve pagare la prestazione privata nella struttura pubblica.
Molti pazienti, pensando di ricevere la prestazione convenzionata (totalmente gratuita o in parte), nel momento in cui prenotano, si rendono conto di usufruire di una prestazione a pagamento, con parcelle identiche a quelle di una qualsiasi struttura sanitaria privata a pagamento. Intanto, la Regione Molise ha sospeso (NON ABOLITO?) la quota fissa di 14 euro per le analisi di laboratorio intramoenia.
Praticamente, gli utenti fino ad oggi, hanno pagato una “penale” per aver usufruito di una prestazione privata, in una struttura sanitaria pubblica.