di Domenico Angelone
Fermento politico ad Isernia nelle diverse appartenenze partitiche per il futuro della città. Le elezioni comunali 2021 sono viste già come imminenti. Sia il centro destra che il centro sinistra guardano con ansia a questo appuntamento fondamentale per il rilancio della città pentra.
Tante le lagnanze nel centro destra, il primo cittadino D’Apollonio vorrebbe trovare la disponibilità di una ricandidatura, ma appare già da ora difficile una quadra sulla sua persona, date le tante criticità non risolte in città e un’opinione pubblica che stigmatizza continuamente inattivismo amministrativo su temi fondamentali, quali mancato appalto della piscina comunale e strisce blu, solo per citarne alcune. Vi è al momento la questione bilancio da approvare entro luglio e potrebbe anche essere sgambettato dalla sua maggioranza, quindi non giungere a fine mandato, come è già accadde nel passato all’amministrazione Brasiello.
Il centro destra guarderebbe oltre D’Apollonio. Il toto sindaco è iniziato e dalla crisi dei partiti politici si pone l’idea di avere un rappresentante della società civile quale primo cittadino, da scegliere tra i notabili del posto e non. C’è chi vedrebbe anche negli stessi Consiglieri comunali la possibilità di un candidato valido, come Raimondo Fabrizio, lo stesso vicesindaco Cesare Pietrangelo, o il veterano, sarebbe doveroso dopo lunghi decenni di politica puntare su di lui, parliamo di Giovanni Fantozzi, attualmnete militante nei Popolari di Vincenzo Niro.
Tra i pentastellati potrebbe essere anche l’Avv. Oreste Scurti un papabile al ruolo di sindacoo o l’Avv. Ottavio Balducci. Non dimentichiamoci che anche la Lega vorrebbe un candidato al vertice e Stefano Testa potrebbe essere tra i papabili, erede di una già gloriosa presenza familiare al vertice di palazzo San Francesco con il padre, Ing. Domenico Testa, Sindaco negli anni della DC.
Emilio Izzo nella lista civica dove confluirebbe anche il PCL , forte della sua aggregazione popolare con Magnastoria e le posizioni aggreganti della protesta,probabilmente riproverà a scalare il vertice di Palazzo san Francesco.
Mentre il centro sinistra ancora appare in difficoltà nella rappresentatività. Ricordiamo che nella passata competizione elettorale il ballottaggio ci fu tra due candidati espressione di centro destra Melogli e D’Apollonio e nulla è cambiato per far sperare che il PD o liste civiche collegate al centro sinistra possono sovvertire l’ampio consenso di sempre nel centro destra, ma mai dire mai, se si sbaglia il candidato, memori delle elezioni che videro il centro destra di Iorio con il compianto avvocato Ugo De Vivo sovvertire il potere costituito imperante da anni.
Comunque nel centro sinistra già si vanno a delineare i probabili candidati al vertice cittadino. Maria Teresa D’Achille potrebbe essere in pole position, segretaria del PD cittadino ed esperta politica, da sempre militante nel centro sinistra, ma anche il giovane Ovidio Bontempo o Luciano Sposato, potrebbero ambire a tale ruolo. Nello stesso contesto, la scelta potrebbe invece ricadere su personaggi in vista della società civile vicini alle idee dei Dem, personaggi che potrebbero avere un appeal sull’elettorato.
Tutto ancora in embrione, ma il tempo stringe, il lock down ha rallentato le idee e posticipato i ragionamenti politici, ora la corsa è iniziata.