di Pietro Tonti
La riunione di ieri a Roma tra l’Assessore alle Infrastrutture, Viabilità e Trasporti della regione Molise Vincenzo Niro e i vertici di RFI e Trenitalia, non ha dato i suoi frutti sperati. Le parole di Niro di ieri sera, raggiunto telefonicamente, non celavano la delusione per una situazione che si sta protraendo da tempo in un tira e molla con i vertici della gestione della rete ferroviaria nazionale che non sembrano vogliano cedere al fine di adoperarsi con gli adeguati investimenti, nella direzione di un efficientamento strutturale della ferrovia molisana.
Niro ha puntato i piedi pronto a decisioni draconiane. Non si può più continuare così, i molisani hanno diritto ad una ferrovia che li avvicini a Roma in tempi rapidi, al di sotto delle tre ore, con treni moderni, possibilmente di proprietà regionale che possano essere autorizzati ad entrare a Roma Termini tra i binari normali e non relegati fuori stazione al tristemente noto binario 20Bis, che ricorda l’ergastolano articolo 41bis, come una condanna per i pendolari molisani.
E’ ora di dire basta – afferma Niro- ed ha ragioni da vendere, non è possibile che nonostante un milionario accordo con RFI che scadrà nel 2023, siamo costretti a viaggiare su una tratta obsoleta a cui si è guardato sempre con disattenzione, senza incidere sulle esigenze di mobilità in maniera seria con investimenti puntuali e duraturi. Ieri nel vertice romano, si è posta la questione dei 90 km di tratta ferrata che ha bisogno di essere rivista. Bisogna scavare nelle gallerie per aumentarne la volumetria e l’altezza per consentire l’approdo della rete elettrificata e la fruizione a treni adeguati ai tempi. Si è parlato della questione delle decine di passaggi a livello non a norma che vanno adeguati; si pensa anche al secondo binario e alla riattivazione della linea Termoli Campobasso sospesa in attesa di investimenti in sicurezza.
Ma siamo ancora lontani dal chiudere la trattativa per quelle che sono le nostre esigenze. Ci saranno altri incontri, comprendo – afferma L’assessore ai Trasporti – che gli investimenti nel Molise devono essere ingenti da parte di RFI, ma è anche vero che fino ad oggi non ce ne sono stati, si è andati sempre al minimo, con la risultanza sotto gli occhi di tutti. Treni che si fermano e pullman sostitutivi quasi quotidianamente a fronte di milioni di euro dei molisani impegnati per avere servizi mortificanti.
Mi batterò – afferma Niro – per avere quello che è dovuto ai molisani, appena l’accordo sarà chiuso sarà una questione solo di tempo. Se i molisani vorranno avere nel giro di sei mesi una tratta efficiente, bisognerà bloccarla del tutto per effettuare i necessari lavori. A Roma da Campobasso e ritorno ci avranno i bus sostitutivi. Se la tratta Campobasso Roma non si vuole interromperla, allora il tutto si rimanderà al 2024 secondo il cronoprogramma analizzato anche nella giornata di ieri, ma non approvato ancora. Tutto rimandato al prossimo incontro presumibilmente previsto a fine febbraio.