Sul ricorso per l’annullamento delle elezioni comunali a Monteroduni presentato dal candidato sindaco Nicola Altobelli che per un solo voto aveva perso le elezioni nei confronti del sindaco uscente Custode Russo. Il Consiglio di Stato ha sentenziato che la causa necessitava di approfondimento istruttorio, legittimando Custode Russo a rivestire il ruolo di primo cittadino in attesa del riconteggio delle schede elettorali. La suprema corte ha disposto detto approfondimento a mezzo di verifica da affidarsi alla prefettura di Isernia. Lunedì scorso sono iniziate le operazioni di riconteggio delle schede in prefettura per verificare eventuali irregolarità. Le prime risultanze si sono rivelate non prive di posizioni contrastanti tra i due gruppi contendenti per l’amministrazione di Monteroduni.

Ed è il sindaco pro tempore ad incalzare: “Adesso basta Avete fatto un ricorso sostenendo che c’era una scheda in più ed un elettore in meno, alla sezione n. 2 FALSO. Le risultanze sono: 527 votanti 527 schede. Nel ricorso avete sostenuto e dubitato altresì di due certificazioni mediche (cosa vergognosa tra l’altro) FALSO. Le Risultanze della prefettura, hanno accertato l’esistenza di n.2 certificati medici relativi a n.2 persone, bisognose del voto assistito. Quindi come ben si evince dalle risultanze, sempre della prefettura, i motivi sostanziali del vostro ricorso sono superati. QUESTI SONO I FATTI CHE LEGITTIMANO QUESTO SINDACO E QUESTA AMMINISTRAZIONE”.

Di parere totalmente contrario i ricorrenti:
“La questione del numero votanti (526 o 527), lunedì in Prefettura, non è neppure stata sfiorata. Dunque, in proposito, non esiste alcuna “risultanza”. Né nella sentenza del Tar, né nelle ordinanze del Consiglio di Stato, né nei verbali delle operazioni di voto. Né, tantomeno, nelle operazioni svolte lunedì in Prefettura.
Il verificatore incaricato dalla Prefettura si è limitato ad acquisire la necessaria documentazione, che verrà poi trasmessa a Roma.
Si è viceversa proceduto al riconteggio delle schede (ripetiamo: non dei votanti).
Dopo un conteggio particolarmente accurato, eseguito da tre persone e ripetuto due volte, le schede sono risultate essere 849, così distribuite:
527 schede votate;
143 schede non vidimate;
179 schede vidimate e non utilizzate (rispetto alle 181 riportate nei verbali).
Le schede consegnate dalla Prefettura per la Sezione 2 erano 850, come il verificatore della Prefettura, lunedì mattina, si è scrupolosamente premurato di confermare.
Risulta mancante, dunque, una scheda, e questo è un dato definitivamente acquisito e non più modificabile. Che supera, a nostro parere, anche la questione del numero dei votanti, rispetto alle schede votate. I votanti possono essere 526, 527, 800 o anche 3 mila, all’appello mancherà sempre una scheda. Con una lesione gravissima e irreparabile dell’esercizio democratico del voto”.

Questi i pareri discordanti che stanno provocando un vero terremoto nel paese volturnense che precedono le decisioni nel merito della giustizia amministrativa nei prossimi tempi.