Di Domenico Angelone
E’ scandaloso che La Commissione parlamentare chiamata a decidere sulla realizzazione di una superstrada a quattro corsie fra Termoli e San Vittore ha bocciato l’emendamento presentato dalla Lega che lo aveva prodotto, basandosi sul Decreto Milleproroghe per realizzare una quattro corsie che collegasse il casello di San Vittore sull’A1 a quello di Termoli sull’A14, utilizzando il fondo per il reddito di Cittadinanza con un investimento di 900 milioni di euro.
La bocciatura in Commissione parlamentare di ieri ha prodotto una brusca frenata al progetto voluto dalla Giunta Toma per collegare al meglio i due versanti del Molise e migliorarne il sistema di comunicazione viaria.
E’ un Vincenzo Niro (Assessore regionale alla Viabilità, alle Infrastrutture, ai lavori Pubblici e ai Trasporti) amareggiato quello che abbiamo sentito questa mattina, la politica ha ragione sulle vere esigenze della regione Molise, come al solito su questa regione si fanno misere operazioni di marketing politico/elettorale; ancora una volta si prediligono gli interessi di parte – afferma Niro – volendo discriminare un territorio, che per il Governo Pentapiddino non conta nulla.
Eppure abbiamo i parlamentari molisani tutti pentastellati che sanno l’importanza e l’esigenza di un raddoppio della Bifernina per evitare incidenti mortali e agevolare i tempi di percorrenza tra Adriatico e Tirreno.
Con questo emendamento si voleva dare attuazione alla legge dello Stato, certificava l’esigenza, la codificava, dopo che abbiamo avuto ampia interlocuzione con il Ministro e l’ANAS che il tre settembre ha valutato positivamente il raddoppio della strada senza pedaggio a 4 corsie del tipo superstrada.
Ci sono tutti gli elementi tecnici per realizzarla- continua Niro- e questo argine politico vergognoso non fermerà l’intenzione dell’amministrazione regionale a voler continuare a perorare questa causa. Era solo la via più semplice per giungere al risultato, seguiremo l’iter più tortuoso, ma i molisani avranno la superstrada, è un diritto acquisito dall’esigenza per uscire dall’isolamento in cui questa regione versa da troppi anni e ne limita lo sviluppo.
Di questa bocciatura ne approfittta l’ex presidente Iorio per rilanciare il progetto dell’autostrada a pagamento, secondo il suo pensiero l’unico progetto che nel corso degli anni è stato approvato dal governo e rientra nei progetti nazionali strategici per la viabilità. Sul progetto dell’Autostrada ricordiamo al Dott. Iorio che il piano prevedeva un casello ogni 4,2 km. Praticamente una vera follìa che avrebbe deturpato irrimediatamente il territorio.