Continua la realizzazione dei progetti ‘Facciamo Scuola’, iniziativa resa possibile grazie ai soldi donati nella scorsa legislatura in Consiglio regionale dai portavoce M5S, Patrizia Manzo e Antonio Federico. Questa mattina proprio Patrizia Manzo è stata ospite dell’istituto comprensivo ‘San Giovanni Bosco’ di Isernia per la presentazione del progetto ‘Autismo: insieme per l’inclusione scolastica’, accolta dalla dirigente scolastica Mariella Di Sanza e dalla referente del progetto, Angela Di Burra. Presente anche la portavoce M5S alla Camera dei Deputati, Rosa Alba Testamento, componente della Commissione Cultura, scienza e istruzione.
L’iniziativa della Don Bosco è rivolta ai bambini e ai ragazzi che soffrono di disturbi dello spettro autistico e che quindi manifestano deficit della comunicazione sociale e dell’immaginazione. È quindi importante che il personale che opera nella scuola abbia tutti gli strumenti idonei, in termini di competenze e dotazione didattica, per poter efficacemente far sviluppare le capacità e l’autonomia dei bambini e dei ragazzi con autismo e poter migliorare la qualità dell’integrazione. Ecco perché al centro del progetto c’è la formazione dei docenti direttamente coinvolti con alunni con disturbo dello spettro autistico, ma anche rivolta a tutti i docenti dell’istituto per sensibilizzarli sul tema.
Il progetto prende forma dopo un lungo iter che ha compreso varie fasi: una indagine sul numero e sulle differenti tipologie di funzionamento dei bambini e ragazzi con autismo dell’istituto; incontri di formazione di insegnanti e coinvolgimento delle famiglie; acquisto e uso di ausili e dispositivi per migliorare l’interazione e l’apprendimento di bambini e ragazzi con autismo.
Per realizzare tutto questo anche l’istituto isernino, come le altre 13 scuole vincitrici del progetto ‘Facciamo Scuola’, ha ricevuto 10.000 euro da parte dei portavoce del MoVimento 5 Stelle. Il finanziamento è servito ad acquistare strumenti tecnologici compensativi e riabilitativi, ma anche un comunicatore simbolico alfabetico per CAA (Comunicazione aumentativa alternativa) e un pavimento interattivo con pacchetti software Edu e Med dedicati a studenti con differenti tipologie di disfunzioni.
In questo modo è stata tracciata la strada per raggiungere importanti obbiettivi come l’aumento delle competenze sulla disabilità; la sensibilizzazione degli alunni di fronte alla diversità; la riduzione dell’ansia dell’incontro e superamento della paura delle differenze; l’introduzione alla comunicazione aumentativa; il miglioramento della qualità dell’integrazione.
“Il progetto della Don Bosco – spiega Patrizia Manzo – è un esempio di quanto bene possa fare la scuola se dotata delle risorse necessarie. Un progetto basato su un concetto cardine, quello dell’inclusione, che si traduce nel garantire il diritto allo studio in tutti i suoi aspetti, un diritto allo studio di qualità. Una scuola inclusiva, infatti, è una scuola che insegna a convivere con le differenze, a concepire la diversità in tutte le sue forme considerandola una ricchezza e mai un limite. Ciò che affascina e che mi rende orgogliosa è che iniziative come questa riescano finanche ad uscire dalle mura scolastiche. Questo progetto sull’autismo, infatti, ha messo in moto un circolo virtuoso sul territorio dando avvio a un iter di formazione continua e al coinvolgimento delle associazioni, a conferma di un concetto: una iniziativa che serve alla scuola è qualcosa che serve a tutta la comunità. Ed è la prova del fatto che già solo 10.000 euro possono fare la differenza per la tutela del nostro sistema scolastico”.
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