Il Corpus Domini anticipato a Venafro a sabato 22, e non tutti in città gradiscono
di Tonino Atella
Giorni addietro il cronista ha ricevuto la telefonata di una signora di Venafro assai risentita e contrariata per aver appreso, relativamente alla propria città ossia Venafro, dell’anticipo a sabato 22 giugno dell’importante appuntamento religioso del Corpus Domini, la cui ricorrenza canonica è invece fissata al giorno dopo, domenica 23. “Dalle voci ufficiose che arrivano non ricevendo spiegazioni di sorta dai Parroci -affermava via cavo la donna- sembrerebbe che l’anticipo da noi di tale primaria festa religiosa, ivi compresa la tanto attesa e bellissima processione con fanciulle e fanciulli che hanno appena ricevuto la Prima Comunione, dipenderebbe dalla volontà del Vescovo Diocesano Mons. Cibotti di presenziare tanto ai riti di Venafro del Corpus Domini che a quelli di Isernia. Da questo sarebbe scaturito il programma di mantenere inalterata la data di Isernia, dove appunto il Corpus Domini si celebrerà regolarmente domenica 23 giugno, e di anticipare a sabato 22 la festività del Corpus Domini a Venafro. Premesso che tale ricorrenza religiosa è primaria e prioritaria per la Chiesa e quindi anche per noi fedeli che amiamo celebrarla nel giorno e nella maniera dovuti, chiediamo che si torni sulle decisioni prese al fine di consentirci una festività in linea con la storia e la fede, ossia senza spostamenti di sorta, attesa appunto la sua importanza”. Ed allora cosa si propone, quale il suggerimento che avete da avanzare perché ogni cosa torni al proprio posto ? “Noi chiediamo che anche a Venafro il Corpus Domini, festività religiosa di assoluto rilievo, si possa continuare a celebrare il 23 giugno, senza anticipi o altro. Il Pastore Diocesano, se conviene, potrebbe delegare il Vicario o altro sacerdote diocesano a presiedere celebrazioni e processione venafrane, in modo da consentire alla comunità dei fedeli di Venafro di onorare il Corpus Domini domenica 23 giugno senza stravolgimenti di sorta. Pensiamo che sia cosa fattibile”. L’istanza la giriamo pari pari al vertice diocesano d’Isernia/Venafro perché venga esaminata nella maniera opportuna.