Riceviamo e pubblichiamo:
Spesso, ultimamente, mi sono trovato a dover ascoltare da più parti discorsi sugli accordi elettorali stipulati prima del ballottaggio. E altrettanto spesso, ho dovuto constatare che in questi discorsi si è affermato che non si è mai parlato di ‘poltrone’.
Alla luce di ciò mi sento obbligato a sottolineare che, per quel che mi riguarda, davvero non ne ho mai fatto un mero discorso di ‘poltrone’. Ma della possibilità di esser messo nelle condizioni di avere un ruolo pienamente operativo che mi consentisse di spendere, per la città, quello stesso impegno che ho sempre profuso nella mia attività professionale.
Per contribuire a risollevare le sorti di Isernia, che è poi il motivo per il quale ho deciso di prendere parte alla campagna elettorale. Chiaramente, e ancor più dopo aver letto alcune dichiarazioni inaccettabili secondo le quali non potrei entrare a far parte della maggioranza perché i cittadini farebbero fatica a capire, un ruolo che possa ritenersi realmente operativo non può intendersi al di fuori dell’esecutivo.
Proprio di questo impegno si era parlato negli incontri che si sono poi tramutati nell’accordo elettorale di cui oggi tanto si parla. E che ora si vorrebbe ridurre a una ‘questione di poltrone’.
Noi qui non stiamo mendicando nulla, abbiamo solo rivendicato il rispetto degli impegni presi. Accordi di cui il sindaco d’Apollonio è consapevole, e che non può disconoscere.
Del resto stupirebbe se fosse diversamente, data la riconosciuta stima di cui il primo cittadino gode per la propria onestà intellettuale, avendo fatto della lealtà, da sempre, un proprio punto d’onore e di forza. Ci aspettiamo, pertanto, le azioni conseguenti.
Se così non fosse, la città, per la quale continuerò a spendermi come ho sempre fatto, aveva ed ha il diritto di conoscere la verità.
Cosmo Tedeschi