Lo scorso 22 ottobre Cgil, Cisl e Uil hanno riunito a Roma gli Esecutivi nazionali per valutare il Def, la legge di Bilancio 2019 e presentare le loro proposte per la crescita e lo sviluppo del Paese. Duro il giudizio espresso sulla manovra del Governo che mostra elementi di inadeguatezza ed è carente di una visione del Paese.
Le proposte delle tre Confederazioni, contenute in una piattaforma rivendicativa approvata in quella circostanza, verranno arricchite e discusse con i lavoratori, le lavoratrici, le pensionate e i pensionati in tante assemblee nei luoghi di lavoro e negli attivi unitari in tutti i territori, con l’intento di offrire al Governo quel “disegno strategico” che manca al rilancio del Paese ed aprire un confronto con l’Esecutivo.
“In Molise, informano dalle Segreterie regionali, abbiamo pianificato gli Attivi sindacali unitari nei quali andremo a discutere la piattaforma, al fine di portarla a conoscenza di lavoratori, giovani, pensionati e disoccupati, con l’obiettivo di arricchirla con le esperienze locali”.
L’ importante appuntamento è previsto per il prossimo 12 novembre, presso la Scuola Edile di Campobasso, alle ore 15:30, a cui prenderà parte il Segretario Organizzativo della UIL nazionale, Pierpaolo Bombardieri.
“Non potevamo, anche in Molise, proseguono dalle segreterie, non accogliere positivamente questo metodo di lavoro e di partecipazione, anche perché siamo dinanzi a una manovra in cui mancano le risorse per gli investimenti, si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determinano creazione di lavoro, bensì rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza. Cosa questa, particolarmente pericolosa per una Regione in difficoltà come la nostra.
Rifletteremo sui tanti aspetti che la manovra presenta, dal capitolo previdenza che per Cgil, Cisl, Uil è positivo riguardo l’apertura di una base di confronto su quota 100, ma in cui manca qualunque riferimento alla pensione di garanzia per i giovani, agli interventi a favore delle donne, ai lavoratori precoci e lavori gravosi e la separazione tra previdenza e assistenza.
Lo faremo anche sul versante fiscale, poiché si sceglie di introdurre un nuovo condono e non si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori e per i pensionati, non si prevedono né una maggiore progressività delle imposte e interventi sui patrimoni dei più ricchi e non si programma un deciso contrasto all’evasione.
E non mancheranno discussioni e approfondimenti sulle infrastrutture che in Molise non hanno bisogno di presentazioni; sugli investimenti da attuare nelle Regioni Mezzogiorno; sugli ammortizzatori sociali e le politiche attive da rinvigorire; sulla sanità da potenziare e garantire nei livelli minimi; sulle misure rispetto alla stabilizzazione dei precari e lo sblocco del turn over nella Pubblica Amministrazione.”
“Come CGIL, CISL e UIL, concludono i rappresentanti molisani, ribadiamo anche la necessità di ripartire dal dialogo tra Governo regionale e Sindacato, attraverso un metodo partecipato e ben articolato che permetta alla politica di avere un riferimento che conosce profondamente le problematiche di tutti i territori e delle molteplici realtà sociali e imprenditoriali, confrontandosi ogni giorno, ovunque, con lavoratori, pensionati, studenti, disoccupati.”