Crollo ponte Genova, geologi: necessaria una politica di prevenzione attraverso un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle opere esistenti e del territorio
“Il crollo del ponte autostradale Morandi avvenuto oggi a Genova, che si sarebbe verificato per cause di natura strutturale, conferma ancora una volta la necessità di dare avvio a una svolta culturale che veda finalmente l’adozione di un vero piano nazionale di manutenzione dell’edificato e di controllo del territorio”. Questo il commento del Consiglio Nazionale dei Geologi in merito al cedimento del viadotto sul torrente Polcevera.
“Molte delle infrastrutture viarie italiane – prosegue la nota del CNG – sono state costruite negli anni ‘60 e ‘70 e si rifanno dunque a normative tecniche non adeguate agli utilizzi e ai carichi di esercizio attuali, ma molte di esse sono anche carenti dal punto di vista della sicurezza geologica e sismica, perché il contributo di queste discipline non era contemplato dalle allora vigenti normative. E in tutto il Paese sono migliaia i ponti e i viadotti che rientrano in questa casistica. Per evitare che si ripetano tragedie simili, secondo i geologi è indispensabile attuare una seria politica di prevenzione dai rischi, finalizzata alla sicurezza e alla pubblica incolumità dei cittadini e a un sicuro risparmio economico solo attraverso un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle opere esistenti e del territorio, richiamato dopo ogni tragedia ma subito dopo sempre finito nel dimenticatoio.
“La manutenzione è stata normata solo con la legge quadro sui lavori pubblici del 1994, – afferma il CNG – in cui trova una prima esplicita definizione e risulta parte integrante della progettazione, esecuzione ed esercizio delle opere pubbliche. Anche le successive discipline dei lavori pubblici (D.Lgs 163/2006 e relativo regolamento attuativo e l’attuale D.Lgs 50/2016) riportano integralmente la disciplina sulla manutenzione contenuta nella precedente legge quadro. Lo sforzo del legislatore a partire dal ‘94, apprezzabile dal punto di vista culturale e giuridico, è stato di fatto vanificato dalla carenza di cultura della manutenzione nella pubblica amministrazione, i cui decisori ne hanno sottovalutato l’importanza, facendo sì che il piano di manutenzione e/o di monitoraggio strutturale e geotecnico fossero eseguiti dal progettista e dai progettisti specialisti, ma spesso senza previsione del finanziamento per l’attuazione, come prevede la legge” concludono i geologi.
Tragedia di Genova, il messaggio del presidente Toma
Campobasso, 14 agosto 2018 – «A nome della Regione Molise, desidero esprimere tutta la nostra vicinanza alla città di Genova, alla Regione Liguria e ai familiari delle vittime per l’immane tragedia che ha lasciato attonito e incredulo il mondo intero. Stiamo seguendo con trepidazione le fasi di soccorso che stanno impegnando in condizioni proibitive uomini e mezzi dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e del 118: una lotta contro il tempo per salvare quante più vite possibili.
Ora è il momento del dolore, cui dovrà necessariamente seguire quello dell’accertamento delle cause che hanno determinato questo disastro».
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in relazione al crollo del ponte Morandi sull’autostrada A10.