“In merito alla cosiddetta“vicenda della casa di Termoli”, oggetto di attacchi mediatici, che mi accusavano di tutto di più,
ho affermato più volte che non avrei rilasciato dichiarazioni fin quando non avessi avuto notizie.
Oggi la notizia c’è: mi hanno notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari”. Lo scrive, il presidente della
Giunta regionale, Paolo Frattura. “Le accuse per le quali sono indagato sono tre: aver cercato di farmi giustizia da me, “impedendo”
alle controparti “di fare ingresso nell’appartamento” (“in particolare nel cambiare il cilindretto del cancello di ingresso”), in una controversia
privata relativa a una proprietà immobiliare;
aver “invaso arbitrariamente un edificio altrui”, cioè il locale delle persone con cui era in atto la lite; aver “offeso la reputazione”
di quelle stesse persone. Ora che il procedimento me lo consente – aggiunge Frattura – chiederò immediatamente di essere ascoltato
dal PM. Resto rispettoso, come sempre, del diritto all’informazione che la pubblica opinione fa bene a esercitare senza remore,
specialmente nei confronti di chi, come me, riveste incarichi istituzionali. Colgo l’occasione, però – sottolinea Frattura – per sottolineare
che i fatti che mi si addebitano non coinvolgono nemmeno marginalmente l’esercizio del mio ruolo di pubblico amministratore.
Alla Magistratura, ovviamente – chiude Frattura – , il compito di accertare se i comportamenti privati del cittadino Paolo di Laura
Frattura siano stati o meno conformi alla legge”.
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