Purtroppo le preoccupazioni espresse negli scorsi giorni hanno trovato conferma nella giornata giovedì, con il via libera del Senato alla fiducia chiesta dal Governo Gentiloni sul decreto che contiene la “manovrina”, e quindi all’art. 34 bis con il quale il piano sanitario del Molise diventa legge dello Stato.
“Il passaggio che si è consumato al Senato – sottolinea Angela Fusco Perrella – ha decretato un unico risultato: il Molise perde la sua autonomia funzionale e decisionale in materia sanitaria, aprendo una fase di grave emergenza costituzionale, un atto di una gravità inaudita forse non avvertita dall’attuale Governo regionale, e che avrà come esito quello di cancellare ogni forma di confronto e dibattito in Consiglio regionale sul tema della sanità, escludendo di conseguenza da qualsiasi possibilità di partecipazione alla programmazione sanitaria i cittadini molisani, i quali, oltre a vedere messo a rischio il legittimo diritto alla salute, perdono il diritto acquisito alla democrazia rappresentativa”.
Ricordiamo che l’art. 34 bis attribuisce al Commissario ad Acta l’esecuzione del programma operativo straordinario 2015-2018 e l’adozione dei provvedimenti previsto dallo stesso piano. “Lo Stato in pratica si sostituisce al Consiglio regionale, titolare della potestà legislativa in materia sanitaria, dando la facoltà ad una sola persona di decidere sulla programmazione della sanità nella nostra regione.
Una decisione politica – conclude la Fusco – alla quale hanno cercato di opporsi i parlamentari molisani, e questo va loro riconosciuto per onestà intellettuale, che segna il definitivo esautoramento del Consiglio regionale, il quale non potrà più incidere in nessun atto di programmazione territoriale, e al contempo sancisce la fine dell’autonomia regionale come concepita e realizzata dai padri fondatori di questa regione”.
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