“Per i giudici del Tar Molise, il Governatore Frattura non avrebbe potuto disporre i provvedimenti che decretavano il riassetto dell’Ospedale di Venafro. Era stata la stessa struttura della Regione a ricorrere al Consiglio di Stato per ottenere la revoca della sospensiva.
Il Consiglio di Stato ha respinto però, il ricorso della Regione Molise, confermando la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Campobasso che, nel 2014, aveva accolto le richieste del Comitato Santissimo Rosario di Venafro e sospeso l’efficacia dei piani operativi regionali del Commissario ad acta Paolo Di Laura Frattura. Insomma, a decidere non poteva essere Frattura ma il Consiglio Regionale.
Come sempre, non voglio entrare in polemiche che non portano a nulla e mi limito a sottolineare che sono contento di questa decisione, perché, sulla questione non sono arretrato di un millimetro da quelli che erano i propositi analizzati, a suo tempo anche con l’Amministrazione comunale di Venafro e il Comitato in difesa del Santissimo Rosario. Ho partecipato ai tavoli di confronto e mi sono fatto promotore delle istanze per consentire ai cittadini di usufruire del sacrosanto diritto alla tutela della propria salute.
Ho chiesto più volte, allo stesso Governatore, di rispettare gli impegni assunti per la salvaguardia degli ospedali pubblici, la loro reale riorganizzazione, il miglioramento delle strutture e dei servizi che possono offrire. Ora, chi pensa che la mia posizione sia diversa da quella assunta, si sbaglia, perché sulla loro soppressione non mi ha mai trovato d’accordo, primo, perché esse rappresentano realtà fondanti del sistema socio economico delle aree dove sono ubicati, secondo perché sono un punto di riferimento per coloro i quali sarebbero costrette a lunghi ed estenuanti trasferimenti per vedersi salvaguardare il proprio diritto alla salute.
Per questo appare ingiusto che qualcuno voglia mescolare le carte e fare di tutt’erba un fascio. Sull’argomento, perciò, continuo ad essere dalla parte dei cittadini che protestano perché si sono visti togliere servizi importanti per la tutela e la cura della propria salute, come ho sempre fatto fin dal primo momento.
L’impegno dei Comitati in difesa degli Ospedali di Venafro e Larino, sono lodevoli, per questo, come tutti i cittadini privati dei loro servizi, resto e sarò sempre al loro fianco senza dover dimostrare oltre, il mio ’attaccamento al problema.
Resto convinto che al di la dei proclami sui tagli e le integrazioni tra pubblico e privato, conta molto ciò che si vuole fare dei territori e dei cittadini che li vivono. La sentenza può essere l’occasione per correggere i danni, quelli fatti finora sugli ospedali molisani, una scelta che il Governatore Frattura potrebbe fare tranquillamente visto come stanno andando le cose nella sanità regionale.
Sarebbe un gesto logico e giusto che altro non farebbe se non il bene del Molise. Meglio se fosse la politica tutta a riprendersi il ruolo per cui è deputata, la politica in grado di garantire lo sviluppo di questa nostra terra e che deve rendersi responsabile delle azioni che servono ad ampliare e migliorare i servizi offerti ai molisani, soprattutto se si tratta della loro salute.”
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