Negli ultimi quattro anni sono stati pagati 570 milioni di debiti pregressi, la spesa per il personale è passata da circa 45 milioni nel 2012 a 32 milioni, il numero di dirigenti è sceso da 54 a 34 e le altre categorie di dipendenti sono passate da 649 a 531 unità. Questi sono alcuni dei risultati principali ottenuti dagli interventi di razionalizzazione ed efficientamento messi in atto per il riequilibrio dei conti della Regione Molise.
Da subito le nostre politiche di bilancio sono state incentrate su razionalizzazione ed efficientamento con particolare attenzione alle regole di spending review imposti. Abbiamo fatto una vera e propria operazione di bonifica, il nostro impegno per mettere i conti in ordine è stato totale.
Per superare tutte le criticità riscontrate all’atto dell’insediamento, (ereditavamo – vale la pena ricordarlo –, una Regione con un rendiconto bloccato al 2010, la Corte Costituzionale aveva bocciato il rendiconto per il 2011 e per il 2012), abbiamo chiesto un sostegno-affiancamento direttamente al Ministero dell’economia, non ad altri soggetti, per una verifica dei conti. Così siamo riusciti ad avere contezza esatte di entrate e debiti al fine di certificarne le ragioni e disporre i pagamenti ai fornitori.
Di fronte alle eccezioni sollevate ieri dalla Corte dei Conti (relative a 3 milioni rispetto a un bilancio di 1,5 miliardi), credo sia giusto e opportuno tenere conto del punto di partenza. Un conto è essere valutati quando si è responsabili di un compito assegnato partendo da zero, un conto, invece, è dovere rimettere in piedi un sistema che io paragono a uno scolapasta.
Ringraziamo la Corte per l’attenzione dedicata non solo alla verifica istituzionale, ma soprattutto all’azione di orientamento e indirizzo. Tutto questo lavoro condiviso è sempre finalizzato a una migliore gestione amministrativa della nostra regione