L’argomento del giorno che sta tenendo banco tra la politica regionale e i cittadini, il quale desta maggiori apprensioni tra gli eletti in provincia di Isernia alla regione Molise alle ultime amministrative e alle politiche, è l’indagine della Procura distrettuale di Campobasso su due presunti casi di voto di scambio elettorale politico-mafioso.
La notizia è stata anticipata ieri dal quotidiano ‘Primo Piano Molise’ che cita i contenuti di un passaggio della relazione del Procuratore generale, Guido Rispoli, presentata nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario. L’ipotesi di reato è quella prevista dall’art. 416 ter del codice penale e riguarderebbe le elezioni del 2018.
In Molise lo scorso anno, oltre alle politiche, si è votato anche per le regionali. Sull’inchiesta c’è il più stretto riserbo ma, si legge su Primo Piano, l’attenzione dell’antimafia sarebbe concentrata nell’area di Isernia.
E’ proprio questa precisazione che sta mandando in tilt chi ha messo su una campagna elettorale in provincia di Isernia e riveste un ruolo in seno al Consiglio regionale.
C’è da preoccuparsi? Su quali denunce si indaga? Chi le ha esposte? Chi sono o chi è il presunto indagato? Tutte domande che i cittadini si chiedono e alle quali ad oggi non ci sono risposte. Tutti si augurano che sia fatta luce sulla vicenda con nomi e cognomi e venga fuori la verità.