La scorsa settimana una delegazione unitaria dei Sindacati confederali ha incontrato la Ministra per la Coesione Territoriale e per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi. Nel corso della riunione sono stati affrontati i principali temi che attengono allo sviluppo del Sud: credito di imposta occupazione e investimenti; politiche industriali; avvio delle Zone Economiche Speciali; infrastrutture materiali e immateriali; programmazione attuale e futura dei fondi comunitari.
“Finalmente, sottolinea la Segretaria Confederale, Ivana Veronese, che ha preso parte all’incontro per conto della UIL, si apre con il Governo una discussione rispetto ai temi del Sud e degli interventi urgenti che le regioni del Meridione attendono da anni.”
“Restiamo dell’idea, ha illustrato Veronese, che per il Mezzogiorno non servono “politiche speciali”, ma interventi mirati e che vedano al Sud una intensità di aiuto maggiore. Per il Mezzogiorno serve una nuova e rinnovata strategia di politiche industriali, insieme a un piano nazionale sulle politiche di coesione, e, quindi di intervento finanziario, per riequilibrare il differenziale sociale, economico, infrastrutturale ed occupazionale tra aree sviluppate e non”.
“Ad oggi, il tessuto produttivo del Mezzogiorno è contrassegnato da micro e piccole imprese, infatti il 90% delle imprese ha queste caratteristiche, per cui gli incentivi a loro rivolti devono essere mirati a favorire la crescita dimensionale e patrimoniale
Da questo punto di vista il credito di imposta per gli investimenti Sud va nella giusta direzione e per questo riteniamo come UIL la necessità di un monitoraggio sull’andamento per il 2018 dello strumento, anche in vista della prossima Legge di Bilancio.”
“Nel contempo di iniziative rapide come questa, ha proseguito la Segretaria nazionale, occorre una strategia di politica industriale più “robusta” e orientata nel medio e lungo periodo. Per questo è opportuno fare una ricognizione con i dati aggiornati al primo semestre 2018 su tali interventi che sono alla base di impresa e lavoro 4.0. Per la UIL lo Stato non può abdicare al suo ruolo di programmare e di indicare una strada per una politica di reindustrializzazione a partire da quella manifatturiera.
Come Organizzazione siamo pronti alla sfida che il Ministro Di Maio ha posto circa l’intervento per lo sviluppo del Sud della Cassa Depositi e Prestiti, ma su questo punto è necessario passare dalle parole ai fatti concreti.”
A fare eco alla Veronese, la Segretaria molisana, Tecla Boccardo che ha affermato “La Ministra Lezzi sarà qui tra alcuni giorni e ci piacerebbe poterle offrire alcuni spunti di riflessione rispetto alla situazione di grande difficoltà in cui versa il Molise e della necessità urgente di ripartire da punto di vista economico, imprenditoriale, dunque sociale”.
“Al Sud, lo diciamo ancora una volta, serve un robusto piano di investimenti pubblici che punti alle opere infrastrutturali materiali ed immateriali. E da questo punto di vista come UIL anche chiediamo un puntuale monitoraggio sullo stato di attuazione dei “piani per il Sud” che vedono al loro interno per la maggioranza opere infrastrutturali materiali.
Per ciò che riguarda il Molise, poi, chiediamo che si faccia di più investendo risorse per un “piano straordinario di messa in sicurezza del territorio” e di investimenti in opere sulla viabilità e le infrastrutture di raccordo che, mai come adesso, hanno un grande impatto su tutto il sistema produttivo.
Altro forte tema che è stato sottoposto all’attenzione del Governo dalla UIL, e che ci tocca da vicino, riguarda la fiscalità di vantaggio che non si può esaurire solo e soltanto con la costituzione della ZES, (quando la vedremo!).
Senza dimenticare le ingenti risorse chiuse nei cassetti della regione Molise, da spendere presto e bene in pochi ma qualificati progetti, sperando di lasciare l’ultimo gradino della classifica che ci vede ultimi nella ripresa economica nazionale.”
“La nota più dolente, però, e che vorremo far presente alla Ministra, ha proseguito la sindacalista, è quella sulla spesa dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei e del Fondo sviluppo e Coesione. A Luglio di quest’anno la spesa certificata italiana è ferma all’8,3%, e attendiamo il dato preciso del Molise, ma che non dovrebbe scostarsi di molto.
Un dato, questo, che è al limite del livello di guardia, e che chiama in causa il tema dell’efficienza e l’efficacia del funzionamento della pubblica amministrazione, ad iniziare dalla capacità di “assorbimento delle risorse” in tempi europei.”
“Urge, e lo chiederemo a gran voce, ha concluso Boccardo, un piano di inclusione sociale con il potenziamento infrastrutturale dei servizi alla persona, magari attraverso dei “protocolli amministrativi” che rafforzino le politiche sulla sicurezza, la lotta alla disoccupazione, al lavoro precario e irregolare.
Le vacanze sono finite e la Ministra è in arrivo: non c’è più tempo da perdere”.