Fenomeno particolare a Venafro : da una parte ci sono strade urbane super illuminate a festa con decine e decine di punti luce, di contro altre versano nel buio con un sacco di zone di oscurità ! E dire che siffatte contrastanti situazioni, e qui è il paradosso, sono o attigue o l’una il proseguimento dell’altra. I casi : via Falca e via Italico, la prima nel quartiere Ciaraffella, ovest del centro storico, la seconda in una nuova zona di espansione in pianura. Partiamo da quest’ultima arteria : Via Italico. E’ super illuminata, praticamente a giorno e con ovvia e comprensibile soddisfazione dei residenti. La parallela a sud però, e siamo al primo paradosso, cioè Via Appiano, altrettanto popolata, con molti residenti e della stessa estensione di Via Italico, ha la … miseria di tre/quattro punti luce che la lasciano prevalentemente al buio. Ovvia a questo punto la contrarietà dei residenti di via Appiano, non già perché … gelosi di Via Italico ma perché farebbe loro piacere avere in strada la stessa luminosità dei dirimpettai. Ed invece niente : Via Italico di sera e di notte rischiarata a giorno, Via Appiano alle prese con tantissimo buio e zone d’ombra non appena cala la sera. Spostiamoci a Via Falca, arteria che passa dinanzi alle storiche Quattro Cannelle. Partendo da tale fonte pubblica e proseguendo per duecento metri, cioè per metà di Via Falca, si contano ben 55 punti/luce che illuminano a festa strada e case. Uno spettacolo bellissimo, che è un vero piacere ammirare. Subito dopo però, proseguendo per raggiungere la Colonia Giulia, appena tre punti luce nonostante che tale tratto finale di via Falca sia della stessa lunghezza di quello iniziale della stessa arteria. Cioè 55 punti luce su 200 mt. di strada, appena 3 sui restanti 200 mt. della stessa strada ! Contrasti evidenti, quello di Via Italico con Via Appiano e quest’ultimo di Via Falca rischiarata a giorno ma solo a metà, che denotano una pubblica illuminazione cittadina con più di una defaillance che bene si farebbe finalmente a risolvere per illuminare come si conviene dappertutto, senza … “figli e figliatri”. Certo, quanto accade è casuale, non voluto, ma intanto il cittadino osserva e giudica …
Tonino Atella