Bellissima la solidarietà venafrana per “Alfonso”, l’uomo costretto a sopravvivere con pochissime risorse ed il cui caso era stato sollevato dal nostro giornale.
di Tonino Atella
Quando la macchina della solidarietà umana si mette in moto, vengono fuori cose meravigliose ! Era risaputo ma quanto sta accadendo a Venafro, in maniera assolutamente spontanea e volontaria, ossia senza forzature di alcun tipo ed in forma del tutto libera, non solo lo conferma ma testimonia che l’uomo e la donna quando vogliono e decidono sono capaci praticamente di tutto per venire incontro al prossimo che vive momenti di difficoltà. Il preambolo per introdurre la vicenda di “Alfonso”, nome di fantasia di un uomo che vive a Venafro e che un gruppo di persone ha deciso spontaneamente di aiutare una volta appreso che il soggetto aveva bisogno di aiuto e vicinanza. A questo organo d’informazione va ascritto, se è lecito ricordarlo, il piccolo merito di aver sollevato il caso raccontando di “Alfonso” e dei suoi stenti. Subito, si ricorderà, ebbe a partire la macchina della solidarietà! Un gruppo di amici al bar, letta la notizia, non indugiarono a dare la loro disponibilità perché “Alfonso” avesse abbigliamenti nuovi e potesse consumare un pranzo caldo in un locale pubblico della città. A ruota ha deciso d’intervenire anche il Cif, il Centro Italiano Femminile di Venafro, che appresa la storia ha fatto sapere di aver deciso unanimemente di devolvere parte dell’incasso della serata conviviale dell’8 marzo alle necessità quotidiane dell’uomo. Terzo atto della vicenda di meravigliosa solidarietà umana: i lavoratori di una struttura venafrana stabiliscono di prodigarsi a loro volta a favore di “Alfonso”, contribuendo a fronteggiare le sue necessità. Una gara bellissima e magnifica di umanità e vicinanza al prossimo, di cui va dato atto e merito ai venafrani che hanno ritenuto d’impegnarsi. E “Alfonso” cosa pensa di tutto quanto sta avvenendo attorno a lui? “Ringrazio di cuore i venafrani”, afferma il nostro in maniera dignitosa e riconoscente, “A Venafro ho trovato una nuova grande famiglia, con tante persone altruiste e disposte ad aiutare il prossimo. Grazie a tutti! Non lo dimenticherò …”.