Se ne sentono e leggono tante, ma quella che segue è una vicenda umana assolutamente delicata e particolare. Accade a Venafro e ne è protagonista suo malgrado un portatore di handicap fisico di circa 60 anni che per privacy chiameremo Tommaso, nome di fantasia. Il nostro, persona assolutamente tranquilla e taciturna, è di origine campana, vive da solo a Venafro non avendo famiglia e lo fa con appena 289 euro mensili, l’entrata sociale attribuitagli causa la sua menomazione fisica. Da tale cifra deve decurtare il fitto per una modesta abitazione nel centro storico di Venafro, dopodiché campare e … riuscire a sopravvivere ! Quanto paga di pigione di casa ? Cento euro mensili, comprensivi di consumi di acqua e luce che il buon cuore della proprietaria dell’alloggio non gli fa pagare data la sua delicatissima situazione. Restano a Tommaso appena 189 euro, coi quali mangiare 30 giorni ed arrivare a fine mese ! Riuscireste voi a farcela ? Si aspettano risposte, ma francamente pensiamo non sia facile ! Il nostro comunque, vivendo nella più modesta delle condizioni e spaccando i centesimi …, riesce a sopravvivere ! Già, ma per quanto ? La domanda è di quelle “toste”, tanto da richiedere una risposta risolutiva del problema sociale di Tommaso, che chiede solo di sopravvivere in maniera dignitosa ed umana, avendone pieno diritto quale cittadino. In effetti, uno Stato ed una società civili e di diritto come quelli italiani, dove c’è chi intasca entrate mensili di diverse migliaia di euro con un conto in banca a sei e sette cifre di soldi pubblici, non può e non deve costringere Tommaso a tante privazioni a 360°, ma consentirgli finalmente una maggiore e diversa dignità di vita, giusto il proprio diritto di essere umano. Ed invece il nostro, e non ce ne vorrà se lo scriviamo a chiare lettere, si trascina con difficoltà sui suoi due supporti ortopedici, vestito malissimo, con addosso abiti decisamente logori e con un vecchissimo jeans, probabilmente l’unico in suo possesso ! Tanto avviene perché è trasandato e non cura la propria persona ? No, la verità vera è che Tommaso non possiede altro, né ha possibilità di comprarsi qualcosa di nuovo, perché non ha nemmeno i soldi per mangiare ! Ed allora per concludere : qualcuno e qualcosa vuole adoperarsi per tirare fuori questo “disgraziato” dalla condizione in cui si ritrova, non certo per colpe proprie ma perché la vita in taluni casi -e questo appena esposto ne è uno !- è decisamente arida, implacabile e tant’altro ancora ? Questa testata è a disposizione di quanti intendono aiutare e risolvere definitivamente i quotidiani problemi di sopravvivenza di Tommaso, anche con ricovero presso strutture adeguate in modo da risolvere il minimo essenziale della sua “disgraziatissima” vita cioè il vitto e l’alloggio, perché finalmente la sua esistenza sia più umana e dignitosa. Non ci presteremo comunque, è bene anticiparlo a chiare lettere, a divulgare generalità ed altro di quanti vorranno adoperarsi per garantire al nostro un minimo di dignitosa sopravvivenza, ma lo si farà nel più assoluto anonimato convinti che dare una mano a chi ha bisogno sia atto socio/umanitario di doverosa responsabilità ed in quanto tale da non richiedere pubblicità o notorietà alcuna.

Tonino Atella