Si può vivere, o meglio si può sopravvivere da portatore di handicap con 250 euro al mese, dovendo pagare fitto di casa, luce, gas ect. e dovendo mangiare e vestirsi ?

A Venafro c’è chi ce la fa, ma è dura ! Intanto i vitalizi …

Che mondo, quello attuale ! E soprattutto che vita per tanti ! Da una parte chi largheggia ed anche tanto, dall’altra chi deve stare accorto sino all’osso per farcela ! Prendiamo una vicenda umana in piedi a Venafro. Chiameremo il soggetto Francesco, ovviamente nome di fantasia, con situazione e realtà però tutt’altro che fantastica. Ha superato il mezzo secolo di vita, è single, si sposta servendosi di stampelle e fruisce di pensione sociale di poco superiore ai 250 euro date le sue più che precarie condizioni fisiche. Vive solo in un modestissimo alloggio nel centro storico di Venafro, la cui proprietaria per venirgli incontro e conoscendo le sue precarietà finanziarie gli fa pagare solo il pigione di casa e non già luce, gas, acqua ect., che la donna volentieri si accolla date le condizioni economiche del “povero cristo”. Già, il fitto mensile delle quattro mura a quanto ammonta ? 100 euro ! Restano, il conto è facile, 150 euro coi quali Francesco deve vivere e sopravvivere trenta giorni, a volte anche trentuno ! Ce la fa ? Respirando piano … e limitandosi al massimo, riesce tra stenti di ogni tipo ad arrivare a fine mese, o meglio alla mini pensione del mese successivo, ma non può sgarrare di un centesimo altrimenti è la fine, sono guai ! Si lamenta il nostro ? No, non è abituato. Tira avanti con grossi stenti ma in silenzio, con tanta compostezza. Volete parlargli e dargli una mano ? Sta seduto di solito davanti a qualche bar per far passare il tempo e non starsene a casa a consumare energia elettrica che gli passa gratuitamente la padrona di casa. Ed allora, se permettete, visto che Francesco tace, qualcosa la diciamo noi, meglio la scriviamo noi. Come si può pensare di far vivere un “disgraziato”, già martoriato nel fisico, con la miseria di 150 euro mensili, alias con 5 euro al giorno con cui deve mangiare, bere, vestirsi e provvedere al minimo indispensabile ? Ci chiediamo : il legislatore che ha “partorito” tanto, ha provato a farlo ? No ? Perché non ci prova a farlo e ci fa poi sapere ? Non intende ? D’accordo, è un suo diritto, ma almeno lo stesso legislatore assieme ai nostri “carissimi politici” si adoperi per cancellare una volta per tutte gli odiatissimi vitalizi, gli assurdi doppi stipendi, le incredibili buone uscite da nababbo o gli stipendi faraonici di cui certe caste, sin troppo e tanto note, fruiscono e godono nonostante i tanti “disgraziatissimi” Francesco in circolazione. In tal modo si potrà destinare finalmente ai tanti “disgraziati” parte di quanto alla miriade di privilegiati e fortunati in circolazione non serve affatto, essendo superfluo ed eccessivo ! Chiediamo troppo ? Non crediamo proprio. Volete sapere cosa ne pensa il nostro “disgraziato” ? Provate a chiederglielo. Lui è tipo tranquillo, di solito non si arrabbia …

Tonino Atella