Periodicamente si ripresenta il problema, ossia le puzze, gli olezzi insopportabili negli abitati urbani che tanto disgustano le persone e le qualità olfattive della gente. Con buona frequenza infatti, probabilmente quando si interviene a rimuovere sterco, paglia ed altro dalle stalle o dalle rimesse degli animali, le narici di molti percepiscono puzze ed olezzi tutt’altro che sopportabili e gradevoli, tanto che potendo si scappa in tutta fretta dalla zona dove siffatte sgradevolissime percezioni sono più forti ed insistenti. Addirittura tali impossibili olezzi possono risultare nocivi per anziani, malati o persone che hanno difficoltà respiratorie. “La verità è che alle periferie di molti abitati urbani e comunque a ridosso di abitazioni private e di interi quartieri-spiega un cittadino, periodicamente infastidito da tali fenomeni olfattivi- c’è chi alleva animali come galline, conigli ect. o addirittura cresce specie da macellazione, come vitelli ed altro ! Siffatti allevamenti, che senz’altro la legge vieta di tenere a ridosso di case e quartieri popolati ossia in pieno centro urbano, vanno periodicamente ripuliti, portando via paglia, sterco e quant’altro depositato dagli animali. Quando questo avviene, gli olezzi si spandono tutt’intorno e le puzze sono insopportabili, invadenti ed impossibili. E’ certamente disgustoso vivere in siffatte condizioni”. Cosa chiedete perché il fenomeno abbia termine ? “Il rispetto della legge e nulla più”, aggiunge il nostro, “che vieta di allevare animali di ogni genere nei centri abitati. Stalle e quant’altro vanno tenute in zone ben distanti dagli abitati urbani ed in condizioni di massima igiene, nel rispetto degli stessi animali allevati e delle persone. Tra l’altro non è consentito spargere sulle strade urbane paglia sporca o sterco d’animali allorquando coi trattori si trasporta il tutto dalla stalla situata nell’abitato cittadino in campagna, per concimare i terreni da coltivare. Occorre cioè maggiore rispetto per la norma e per il prossimo”.
Tonino Atella