La constatazione, negativa per i credenti venafrani, da parte del Guardiano dello stesso luogo di culto, Fr. Cosimo Vicedomini
“La Santa Menna non c’è ! Preghiamo tutti perché appaia quanto prima. Intanto diamo inizio al mese di preparazione spirituale ai festeggiamenti patronali di metà giugno”. Così sere addietro in Basilica a Venafro, nella cui cripta sottostante è custodito il Sarcofago del Patrono San Nicandro, il Guardiano dello stesso luogo di culto Fr. Cosimo Vicedomini nel corso dell’apertura dei riti che porteranno alle celebrazioni ufficiali patronali di metà giugno. In effetti come da consuetudine secolare lo stesso religioso ed il clero cittadino, a conclusione della celebrazione serale seguita alla processione coi simulacri sacri della città, erano scesi nella Cripta per constatare la presenza della Santa Manna ed eventualmente attingerne dal pozzetto a ridosso del Sarcofago del Patrono. Ed invece nessuna traccia del liquido che si raccoglie nei periodi più impensabili in una pietra concava in fondo al citato pozzetto, pietra che non é collegata ad alcuna condotta artificiale. Trattasi cioè di fenomeno naturale assolutamente inspiegabile. I venafrani, ma anche i credenti dei Comuni limitrofi, attribuiscono da sempre alla Santa Manna qualità miracolose tanto che ne chiedono per berne o portarne a malati ed infermi. Secondo opinione diffusa la presenza della Santa Manna in Basilica attesta disponibilità e vicinanza del Santo Patrono ad attese e necessità popolari ; la sua mancanza sta invece a significare tutt’altro ed è ritenuto fattore decisamente negativo per la città. Prossima constatazione circa presenza o meno della Santa Manna in Basilica avverrà il 17 giugno, ricorrenza del Patrono San Nicandro ed in quanto tale giornata importantissima per l’intera collettività venafrana.
Tonino Atella