Raccogliamo una protesta decisamente vibrante di numerose mamme di alunni della primaria del “Mons. Testa” di Venafro per quanto trovato negli zaini dei loro figli una volta rientrati a casa. Ecco le “forti” dichiarazioni di diverse madri : “Una volta a casa dopo la mattinata scolastica -afferma una di queste- mia figlia mi ha mostrato quanto aveva ricevuto a scuola e che lei ha preferito portare a casa senza mangiare. Ho aperto la busta di carta, di quelle usate dai negozi per il pane, ed all’interno ho trovato una minivaschetta di plastica con targhetta di un’azienda pugliese contenente pochi e nient’affatto belli a vedersi chicchi d’uva piuttosto vecchiotti, due mini carote, un piccolissimo kiwi e uno strano kaky dalle ridotte dimensioni ! Ho chiesto a mia figlia chi le avesse quella busta ed il suo contenuto e lei mi ha detto che l’aveva ricevuto a scuola, e come lei tutti gli altri amichetti e compagni di classe. Ma aveva deciso di non mangiare nulla, perché poco invitante e per nulla gradevole anche alla vista !“. E francamente mi sono trovata d’accordo con lei una volta esaminata per bene la strana donazione, tanto che l’ho lasciata perdere senza toccarla a mia volta. Prima però di disfarmene del tutto, ho letto da chi arrivava l’insolita e poco gradevole “donazione” : addirittura dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, secondo quanto si leggeva sulla predetta targhetta del minicontenitore di plastica contenente quei particolarissimi e nient’affatto appetibili pochi chicchi d’uva ! Se tanto è, e vista quella frutta e verdura distribuita al “Mons. Testa”, vuol dire che stiamo proprio … alla frutta, purtroppo per noi !
Tonino Atella