E’ quanto si prefiggevano coloro che hanno promosso ed attuato lo sciopero alle Poste. Creare cioè disagi e difficoltà all’utenza, nel sottolineare le difficoltà che si vivono in azienda dato il ridotto numero di personale ed altre problematiche interne, tant’è appunto l’astensione dal lavoro programmata per il primo del mese di maggio.
E puntualmente, a Venafro come riteniamo altrove, i disagi, le difficoltà e la contrarietà dell’utenza non si sono lasciati attendere. Ecco le affermazioni di un utente una volta dinanzi all’ufficio postale di Venafro : “Ero venuto per riscuotere la pensione -afferma l’uomo- e mi é stato detto che non era possibile dato lo sciopero del personale. Capisco le motivazioni dell’astensione dal lavoro, ma ci sono anche le nostre esigenze e necessità quotidiane. Si aspetta il primo del mese per riscuotere la pensione, ma questa volta non è stato possibile. Non nascondo le difficoltà che lo sciopero ha procurato a me, come a tant’altri pensionati”. Dopodiché, come alternativa, tutti in fila allo sportello esterno con tanto di bancoposta in mano per cercare di ritirare qualcosa dal proprio conto alle poste, in modo da sopperire all’impossibilità di riscuotere la pensione. Difficoltà e disagi cioè non da poco, con molti utenti che hanno preferito rientrare a casa senza soldi in tasca in attesa che la situazione torni alla normalità.