Rabbia, preoccupazione e contrarietà. E’ quanto contraddistingue oggi coloro che risiedono, lavorano o passeggiano lungo gli argini del Rava, il corso d’acqua che chiude a sud l’abitato venafrano, i quali mal sopportano di vedere tantissima vegetazione spontanea a ricoprire acque ed argini del torrente senza che ci si decida a tagliare, rimuovere e ripulire. “Non è ammissibile una situazione del genere senza intervenire –affermano gli interessati- a restituire decenza al Rava e tranquillità a tutti noi. In effetti tra siffatta vegetazione di sicuro proliferano specie animali di tutti i tipi, serpenti compresi, che già in passato ci siamo ritrovati sull’uscio o dentro casa con conseguenti problemi e pericoli. Sollecitiamo perciò in tempi brevissimi che s’intervenga su tale corso d’acqua, tagliando la tantissima vegetazione eccedente e restituendo tranquillità a tutti no, nonché tutt’altro aspetto alla zona”. Giriamo l’esternazione a quanti di competenza (il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, intervenuto in passato ?) perché siano riportate pulizia e sicurezza lungo il Rava.