E’ pericolosissimo per i pedoni il sottopasso ferroviario di Via Volturno a Venafro, “budello nero” per auto, furgoni e pedoni da illuminare h24 per garantire l’incolumità di quanti l’attraversano

C’è a Venafro un pericolo costante per tanti. Trattasi dello stretto sottopasso ferroviario di via Volturno, un budello nero percorso h24 da un sacco di pedoni, oltre che da centinaia di vetture, collegando quartieri assai popolati della pianura col resto dell’abitato. Tale sottopasso adibito sia a traffico pedonale che su gomma ha dimensioni molto ridotte, tanto che è stato possibile creare un ristretto marciapiede pedonale solo su un lato non essendoci spazi sufficienti per realizzarlo anche sul lato opposto. Oltretutto il predetto marciapiede pedonale è così ristretto che i pedoni non riescono a procedere in contemporanea in entrambi i sensi di marcia, così come se s’incontra una madre con la carrozzina ci si deve addossare al muro o alla ringhiera in ferro per far passare carrozzina, bimbo/a e mamma. Pericoli e problemi maggiori derivano comunque dalla ristretta sede stradale per il traffico su gomma all’interno di tale sottopasso ferroviario. Dati i ridottissimi spazi del marciapiede pedonale, molti di coloro che procedono a piedi –ossia donne ed uomini di ogni età– sono costretti a camminare sulla sede stradale, addossandosi addirittura alle pareti se in contemporanea transitano auto, moto o furgoni. Da quanto esposto, emerge chiarissima la pericolosità di tale sottopasso ferroviario sia per le sue ridotte dimensioni e sia per il buio che costantemente l’avvolge, oscurità micidiale per i pedoni in quanto sfiorati dai mezzi su gomma in transito. Purtroppo si segnalano anche investimenti ed incidenti vari all’interno di tale sottopasso, per fortuna senza gravi conseguenze. Sulla questione, certamente delicata, il parere di quanti ogni giorno si servono di tale budello : “Unica soluzione possibile per prevenire incidenti ed investimenti di noi pedoni -afferma Francesco, che attraversa più volte al giorno a piedi il “budello”- è di illuminare il sottopasso h24 e non solo nelle ore serali e notturne, come avviene attualmente. Solo la piena, continuativa ed abbondante luminosità può garantirci maggiore incolumità e quindi la tranquillità che oggi non abbiamo ogni volta che entriamo nel sottopasso di via Volturno. Viceversa saremo costretti a … raccomandarci l’anima a Dio ogni volta che vi entreremo, sperando di uscirne vivi ed incolumi !”.

Tonino Atella