E adesso sotto col Comune di Venafro …
Elezioni alle spalle per Venafro ? La città può pensare ad altro, ad esempio al bel tempo primaverile ormai “esploso” e quindi alla prossima estate, dopo la “scorpacciata” in cabina elettorale tra elezioni politiche nazionali del 4 marzo scorso e le recentissime regionali del 22 aprile appena passato, con quest’ultime che hanno sancito la netta affermazione del centrodestra di Toma, vittorioso col 43% su Greco, fermatosi al 38% ? Assolutamente no ! Non c’è tregua per la città in fatto di votazioni ed appuntamenti elettorali, tanto che subito ci si appresta a ripartire con l’ennesimo appuntamento elettorale di questo inizio 2018 : il rinnovo del consiglio comunale venafrano fissato per il 10 giugno prossimo. E così, giusta la regola del tre quale numero perfetto, Venafro torna a riscaldare i propri motori … elettorali per la terza volta in questi primi mesi del nuovo anno per designare il nuovo assetto amministrativo del Palazzo di Città di piazza Cimorelli.
“Sotto” perciò col Comune di Venafro praticamente senza nemmeno il tempo per respirare, appuntamento assolutamente decisivo per il futuro della cittadina. Nel merito circolano nomi di probabili candidati sindaci, previsioni di liste e di possibili alleanze ? Sul tema, già dibattuto sui media in questi ultimi tempi, non ci sono al momento certezze, mentre non mancano affatto i “si dice”, “si vuole” e tant’altro di simile.
Ed allora, ribadito che trattasi solo di voci e supposizioni, torniamo sul tema che tanto sta a cuore ai venafrani : il rinnovo del Consiglio Comunale. Prima voce, assai ricorrente : la città sarebbe matura per un sindaco donna, una novità assoluta per Venafro. Seconda ipotesi : possibile avvicendamento quale candidato sindaco nella coalizione civica che guida l’amministrazione cittadina uscente. Terza ipotesi : probabile conferma, sempre nelle vesti di candidato sindaco, del vertice amministrativo uscente. Quarta ipotesi : assai possibile discesa in campo di esponenti nuovi della società civile locale per una sterzata radicale alla situazione amministrativa uscente. Sesta ipotesi : probabile impegno diretto di esponenti politici locali attualmente impegnati in altre istituzioni pubbliche. Tra siffatte ipotesi, quella che maggiormente “attizza” ed intriga è senz’altro la candidatura di una donna alla guida amministrativa di Venafro, città che sin qui non ha mai avuto un vertice in gonnella.
I nomi ? Se ne vociferano diversi, tra cui quello dell’avv. Anna Ferreri, consigliere comunale di minoranza, che secondo talune voci avrebbe più di una chanche di candidatura. Quindi, dalla coalizione civica di maggioranza viene fuori il nome di altro legale, l’avv. e vice sindaco Alfredo Ricci, disposto sembra a “correre” per lo scanno sindacale, come pure non si esclude -secondo altri- che l’uscente Sorbo si appresterebbe a tentare a sua volta la conferma al vertice amministrativo. Dopodiché possibili novità dalla cosiddetta società civile per conferire innovazioni profonde alla situazione amministrativa di fatto ; i nomi però sono impossibili a farsi date le incertezze che prevalgono nel merito. Dulcis in fundo l’impegno, tramite propri uomini di fiducia, di esponenti politici locali presenti in altri istituzioni pubbliche, vedi l’europarlamentare Patriciello, che cinque anni orsono tentò la scalata al vertice amministrativo locale col cognato Pietracupa, fallendo però il traguardo. Ci riproverà ? Non è da escludere, anche se con un nome nuovo. Ed allora, mentre la pentola bolle e tantissimo, Venafro si rimbocca le maniche per il suo terzo appuntamento elettorale del 2018. Questo cadrà, come detto, il 10 giugno prossimo, giusto in tempo per il vincitore o la vincitrice d’indossare la fascia tricolore in occasioni dei riti patronali del successivo trittico festivo del 16, 17 e 18 giugno, appuntamento primario per l’intera collettività locale.
Tonino Atella