Tentato altro raggiro per fortuna sventato e “I Venafrani per Venafro” decidono di rimboccarsi le maniche a tutela delle persone e della proprietà privata

Sempre ieri, dopo i 1.800 euro sottratti ad un’ ultraottantenne, è stato tentato altro raggiro ai danni di altra anziana solo per un caso sventato. Alla donna era stato detto, sempre via telefono, solita baggianata : cioè che il nipote aveva ordinato un computer che era da ritirare. Di lì a poco sarebbe passato il corriere a lasciare il computer e si sarebbero dovute versare alcune centinaia di euro. L’anziana, per fortuna sospettosa, ha subito chiamato via telefono la figlia la quale le ha detto che non c’era alcun computer da ritirare e di lasciar perdere ogni cosa. A quel punto la signora ha troncato ogni contatto esterno e ai delinquenti del “pacco” non è rimasto altro da fare che andar via e mollare la preda, finalmente con un pugno di mosche in mano ! “D’accordo in questo caso è andata bene -entra decisamente sulla questione il movimento popolare “I Venafrani per Venafro”- ma la città è di continuo esposta a simili malfattori per cui è tempo di agire nella maniera dovuta e soprattutto energicamente”. Quale la vostra proposta perché si debelli una volta per tutte il tristissimo fenomeno ? “Proponiamo -affermano “I Venafrani”- che il Comune affigga sui muri della città, ripetutamente e non una sola volta, decine e decine di manifesti con cui invitare la terza età a fare massima attenzione a telefonate da parte di sconosciuti e a non fidarsi di quanto viene loro proposto per telefono, evitando contatti con forestieri e soprattutto a non aprire la porta di casa a chi non si conosce. Men che meno dare denaro a sconosciuti !”. Il prosieguo dell’intervento del movimento popolare a tutela delle persone e della proprietà privata, visto il momento critico che la città sta attraversando : “Occorre che tutte le forze dell’ordine locali, Vigili Urbani in testa ma senza escludere ovviamente Carabinieri, Finanza, Corpo Forestale e la stessa Polizia di Stato che ogni giorno manda a Venafro pattuglie da Isernia, perlustrino e girino 24h in lungo e in largo l’abitato urbano quale forma di prevenzione e tutela delle persone. Solo così, giocando cioè su più tavoli e tutti assieme, si potrà sperare di pulire la città da soggetti del genere, o meglio da delinquenti pericolosissimi per l’ incolumità di tutti i venafrani oltre che per la loro proprietà”. Nel frattempo lo stesso movimento popolare, più che mai deciso ad attivarsi a tutela dei venafrani e soprattutto degli anziani, ha stabilito d’intervenire con proprio documento presso il coordinamento delle associazioni locali al fine di mettere in guardia quanti sono avanti negli anni dai mascalzoni del “pacco”, sconfiggendoli sul nascere ed inducendoli finalmente a mollare la presa, restituendo tranquillità e sicurezza all’intera collettività cittadina.

Tonino Atella