Non sono mancati momenti di emozione nel corso dell’appassionato intervento dell’autore di “Venafro suona e canta”, testo fotografico di Giustino Guarini, così come sono stati sottolineati dal palco degli oratori aspetti socio/culturali del citato lavoro editoriale a testimonianza dell’attaccamento alla città e della necessità di rilanciare determinati momenti della vita locale, attraverso l’affermazione di principi di schietta venafranità quali trampolini per il rilancio socio/culturale della città.
E’ quanto emerso dall’appuntamento ultimo presso il salone della Parrocchia di Don Orione a Venafro per la presentazione del citato lavoro editoriale del fotoamatore Guarini che ha fissato coi propri click la passione di tanti concittadini per l’arte musicale ed il canto, prerogativa storica della città. Una vita per la macchina fotografica quindi, quella di Guarini, ma anche l’occasione per ribadire il personale affetto per la collettività locale.
Questo ha trasmesso “Venafro suona e canta” e i presenti hanno gradito, sottolineando con scroscianti applausi. Ad arricchire il pomeriggio da Don Orione le interpretazioni musicali di Cinzia Iannetta (flauto) ed Isidoro Grasso (sax), nonché gl’interventi della direttrice scolastica Vincenzina Scarabeo Di Lullo e dello scrittore Tonino Atella. La conclusione, come detto, con l’intervento denso di emozione dell’autore di “Venafro suona e canta”, Giustino Guarini, a testimonianza del suo schietto amore per città e collettività locale.