Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma di Michele Petraroia Presidente onorario associazione “Giuseppe Tedeschi”.
<<Il 27 dicembre è arrivato. Finalmente l’umanità respira e apre i cuori alla speranza di sconfiggere la pandemia e tornare ad abbracciarsi, sorridere, lavorare, vivere, correre, giocare, ballare ed essere liberi di spostarsi, saltare, andare al bar, incontrare un amico, andare a messa, viaggiare, studiare o semplicemente di farsi una passeggiata.
I cittadini europei dopo aver visto iniettare lo stesso vaccino ad un’anziana inglese, al neo-Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e a centinaia di migliaia di canadesi, inglesi e americani, vedono realizzarsi anche sul proprio territorio la possibilità di difendersi dalla pandemia, contenere i contagi e porsi al riparo da un nemico che si è portato via in meno di un anno troppe vite umane. Insieme alla gioia per un evento che consolida la consapevolezza e l’orgoglio di sentirsi parte di un’Unione Europea sempre più unita, coesa e solidale, abbiamo il dovere di ringraziare i due migranti turchi che hanno scoperto nei laboratori della Biontech in Germania il vaccino che i camion della Pfizer hanno portato a casa nostra. Ugur Sahin partì con la mamma e i fratelli da un piccolo villaggio dell’Anatolia e raggiunse il papà, un operaio della Ford, a Colonia. Ozlem Tureci è figlia di un medico di Istanbul che si trasferisce nel Nord della Germania. All’Università di Homburg incontra e sposa Ugur Sahin e con lui darà vita prima alla Ganymed e poi alla Biontech. L’amore per la ricerca scientifica, la tenacia con cui si adoperano nella scoperta di farmaci antitumorali, la passione per la medicina e l’amore per un’attività che conducono anteponendo la ricerca pura agli interessi delle grandi multinazionali farmaceutiche, spingono Ugur e Ozlem a buttarsi a capofitto dallo scorso gennaio nell’individuazione di cure, terapie o vaccini per fermare la peste del terzo millennio, e ci riescono.
Se da qualche settimana l’umanità sta intravedendo uno spiraglio di luce in fondo al tunnel il merito è di questi straordinari professionisti prontamente intervenuti per soffermarsi su come neutralizzare anche la variante inglese o altre mutazioni del COVID 19.
Nella giornata del 27 dicembre 2020, nel mentre seguivamo in diretta mondiale, le vaccinazioni nelle diverse città dell’Unione Europea, si rifletteva, su cosa sarebbe potuto accadere, se a suo tempo fosse stato impedito a Ugur Sahin e Ozlem Tureci di raggiungere la Germania, studiare, laurearsi e aprire delle attività di ricerca scientifica.
Proviamo a ricordare per un minuto gli stenti, i patimenti, la fame, i lutti dei tanti diseredati, oppressi e profughi che cercano rifugio, pace e opportunità in altre Terre perché a casa loro c’è guerra, persecuzione o negazione di libertà. Ora concentriamoci sul superamento della pandemia per velocizzare le vaccinazioni e mettere al sicuro la vita di ogni essere umano entro il minor tempo possibile, ma contestualmente ricordiamoci di investire in amore, diritti, istruzione, pace, fraternità, salute pubblica, accoglienza solidale e dignità. E’ sempre la scelta giusta>>.