La mancata realizzazione della struttura polivalente all’esterno del liceo classico “Giordano” dopo il rinvenimento di resti archeologici

Una vicenda datata che continua a penalizzare tantissimo gli studenti umanistici dello storico liceo classico “Giordano” di via del Carmine a Venafro. Ci si riferisce alla mancata realizzazione della struttura polivalente all’esterno dell’istituto all’estrema periferia ovest della città, causa il rinvenimento di reperti archeologici nell’area esterna sulla quale s’era pensato nel passato di realizzare il nuovo servizio didattico. In effetti anni addietro l’amministrazione provinciale d’Isernia stanziò fondi per la nuova struttura scolastica, individuando l’area esterna ma sempre di pertinenza del “Giordano” sulla quale per decenni e decenni le generazioni pregresse di studenti umanistici di Venafro e dintorni avevano praticato tante ore di educazione fisica, esercitandosi, apprendendo, crescendo e divertendosi un sacco. Un’area di mille e più mq. libera e perciò disponibile per quanto ipotizzato. L’idea, certamente condivisibile, era di realizzare un’opera polivalente per teatro, conferenze, danza, sport ect. da mettere a disposizione del mondo della scuola ma anche del mondo esterno, così da sopperire alle carenze strutturali di cui la città soffriva ed ancora oggi continua a patire. Solo che, e veniamo al tramonto della pur validissima idea, una volta avviati gli scavi per l’esecuzione di quanto in progetto (già regolarmente finanziato dall’ente Provincia) si rinvennero consistenti testimonianze storico/archeologiche, di cui Venafro -e particolarmente la zona ovest della città, abitata nei secoli trascorsi dalla gens patrizia- è notoriamente ricca, resti che bloccarono ogni cosa ! E da allora le cose sono rimaste esattamente allo stesso modo : lavori fermi, niente più struttura polivalente, scavi col … cucchiaino ossia leggerissimi e con la massima cura per non intaccare le testimonianze del passato ed apposizione di inferriate e robusti cancelli con catene e lucchetti all’ingresso dell’area per impedire accessi, prelievi e quant’altro ! Conseguentemente, e qui siamo ai contraccolpi che ha dovuto suo malgrado subire la popolazione scolastica umanistica della città e dintorni, niente più struttura polivalente a disposizione del “Giordano” di Via del Carmine dove ginnastica, educazione fisica ed attività motoria si continuano a praticare esattamente come avveniva negli anni ‘50/’60 ect, ossia o sotto i portici in caso di maltempo o all’esterno dell’istituto, in caso di sole e mattinate gradevoli. Nel frattempo, come appena scritto, l’area su cui doveva sorgere il nuovo complesso polivalente continua ad essere no limit tra cancelli, inferriate, lucchetti, scavi e reperti archeologici ammassati in decine e decine di cassettine, mentre gli studenti liceali, unitamente ai docenti della materia, sono costretti ad … arrangiarsi alla meglio per le loro attività motorie ! No, non è proprio il massimo per la città e le sue generazioni future …

Tonino Atella