Concluso positivamente il confronto, siglata stamattina all’ARAN l’ipotesi di accordo per il rinnovo del
contratto del comparto istruzione e ricerca.
Fatto non assolutamente scontato per la complessità determinata dall’ampiezza di un settore formato da
più di un milione di lavoratori e dal ruolo strategico che le sue sezioni – scuola università ricerca e alta
formazione musicale artistica e coreutica -rivestono per lo sviluppo del paese, e che certamente meritano
ancora impegni per la valorizzazione.
Sottolineo con soddisfazione l’importanza del traguardo raggiunto nonostante specificità e differenze di
ciascuno degli ex comparti.
Le difficoltà sono state superate avendo a riferimento l’esigenza di mettere nelle tasche dei lavoratori la
maggiore quota possibile di risorse economiche dopo dieci anni di blocco.
Il contratto rispetta i principi dell’accordo del 30 novembre 2016 e ristabilisce gli equilibri tra
contrattazione e leggi, recuperando garanzie che interventi legislativi unilaterali avevano cancellato.
Ripristina concrete relazioni sindacali e rinvia il nodo delle sanzioni disciplinari per i docenti, esposti ai
rischi di contrazione della libertà di insegnamento, ad una successiva sequenza contrattuale.
Il contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla
contrattazione materie importanti come la formazione e le risorse destinate alla valorizzazione
professionale. Rafforzati tutti i livelli di contrattazione, a partire dai luoghi di lavoro.
E’ prevalsa la logica della coerenza con le garanzie e tutele previgenti, a cui si è aggiunta la modifica in
sede pattizia di alcune delle norme più ostiche della legge 107.
Per quanto riguarda il personale docente della scuola si e’ ottenuto di rinviare a una specifica sequenza
contrattuale la definizione del codice disciplinare con l’obiettivo di una piena garanzia di tutela della
liberta’ di insegnamento. Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione
professionale, ripristinando la titolarita’ di scuola, assumendo in modo esplicito un’identita’ di scuola
come comunita’ educante si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e
la collegialità.
L’impegno della UIL ha consentito di modificare parti importanti del contratto e porre le basi per la
prossima triennalita’.
Il sindacato confederale riconferma la propria funzione strategica in rappresentanza dei diritti dei
lavoratori, e per la ripresa economica, come testimoniato ieri dalla sottoscrizione dell’intesa per il
contratto dei vigili del fuoco e a dicembre per quello delle funzioni centrali.