Segue dichiarazione segretaria generale della UIL Molise, Tecla Boccardo, sulle ragioni della manifestazione prevista per domani a Campobasso, in piazza Prefettura, dalle ore 11:00.
Cordiali saluti.
Le ragioni della piazza
Ai molisani  vengono negati i diritti di cittadinanza.
Dall’assistenza alla sanità, dal trasporto alla viabilità, dalla formazione ai servizi pubblici essenziali. È tutto fermo al palo, intanto l’art. 143 della legge di Bilancio dà un’accelerazione all’autonomia differenziata che impoverisce il Molise e schiaffeggia il SUD.
Questa norma non garantisce nè i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) nè i principi di perequazione e solidarietà previsti nell’art.119 della nostra Costituzione.
Domani, 15 dicembre alle ore 11,00 protesteremo in piazza  Prefettura, contro una legge di bilancio che ci danneggia.
Prima dell’autonomia differenziata vanno garantiti a tutti gli stessi diritti , colmando innanzitutto le diseguaglianze esistenti tra nord e sud per avere lo stesso punto di partenza, che non può essere quello attuale.
Com’è chiaramente scritto nel documento di parifica del Bilancio della Corte dei Conti il punteggio della griglia dei LEA (livelli essenziali assistenza) nel 2019  (ultimo dato disponibile) è pari a 150, cioè al di sotto del punteggio minimo che è 160. Noi partiamo da qui.
Stessa cosa vale per il trasporto pubblico locale nel cui bando il costo chilometrico è identico a quello di 10 anni fa e rimanda al taglio dei servizi per la eventuale compensazione dell’adeguamento ISTAT.
Mentre per l’istruzione sono previsti nuovi tagli che vedranno quasi dimezzate le autonomie scolastiche nella nostra regione. Nell’arco dei prossimi 10 anni le nostre scuole statali saranno probabilmente regionalizzate. Quindi, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio, se le risorse per garantire i fabbisogni standard saranno stabilite in base alla media del costo storico triennale, con molta probabilità il Molise non avrà le risorse necessarie per garantire i servizi.
Come si potrà garantire l’assistenza, il welfare e altro in una regione dove l’85% del bilancio è assorbito dalla spesa sanitaria, con un disavanzo che colloca il Molise tra le regioni più indebitate d’Italia?
Come si può pensare di rilanciare le aree interne e fermare lo spopolamento senza garantire servizi?
Con l’autonomia differenziata prevista dalla legge di bilancio,  di fatto sono a rischio i diritti di cittadinanza per dei molisani.
Il resto sono chiacchiere!