Testamento: Il Governo verifichi la legittimità del POS 2019-2021 di Toma. Pieno appoggio all’impugnazione del Piano da parte dei sindaci di Isernia, Larino e Guglionesi. 

Si interessa oggi come il Senatore Ortis, tardivamente anche la deputata pentastellata Rosa Alba Testamento della questione POS regionale. Con una nota la Testamento afferma:

«Quali iniziative il Governo intende mettere in atto per garantire il diritto alla salute dei cittadini molisani? L’Esecutivo vuole verificare l’appropriatezza, l’efficacia e la legittimità del Programma operativo straordinario adottato dalla Regione Molise per il periodo 2019-2021, oltre all’effettivo avvio o meno dell’iter di riforma dell’attuale sistema di compensazione sanitaria e delle sue reali prospettive?  queste le richieste presentate al Presidente del Consiglio Draghi e al Ministro Speranza con un’interrogazione,

«Il Commissario ad acta e Presidente della Regione Donato Toma – prosegue la parlamentare – ha adottato un Piano Operativo Straordinario senza confrontarsi minimamente con i cittadini, i sindaci, le parti sociali e i componenti del consiglio regionale. Come si può pensare di fare l’interesse dei molisani e garantire un’offerta socio-sanitaria adeguata e rispondente alle loro reali esigenze se si è deciso di ignorare totalmente la popolazione e i rappresentanti istituzionali del territorio?>>

Anche la Testamento dimentica che con Ortis è al parlamento da ben tre anni e il POS firmato da Toma è stato approvato dai loro esponenti ai ministeri della Salute e dell’Economia, in una regione commissariata, dove il M5S ha voluto i commissari esterni che hanno redatto con Giustini e Grossi l’attuale Piano Sanitario, e in cui il giudizio del Consiglio regionale o dei sindaci è assolutamente inutile.

Un parere autorevole  per le posizioni dei sindaci che hanno impugnato il POS al Tar giunge dall’Avv. Gabriele Melogli, capogruppo dell’opposizione al comune di Isernia, il quale alla richiesta fatta dalle minoranze di coinvolgimento nel ricorso al Tar contro il Pos.
afferma: <<È una iniziativa solo ed esclusivamente politica. I ricorsi si fanno con motivazioni giuridiche non politiche. Sono e resto contrario, anzi contrarissimo, in primis perchè non ha nessun valore pratico, in quanto l’attuale Pos scade il prossimo 31 dicembre, prima dell’esito di qualunque causa al Tar; secondo perchè impegnarsi in una iniziativa giudiziaria che serve solo a scopi politici?
Tutti sanno che il nuovo Pos è quello che conta davvero, il nuovo Pos sarà quello su cui dovremo confrontarci con la Regione. Ricorrere al Tar per una programmazione sanitaria che scade tra un mese e che non è mai andata in vigore assume esclusivamente il sapore di una strumentalizzazione politica da cui rifuggo>>.