Secondo l’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC), tra il 25 aprile e il 1° maggio si prevede invasione di turisti in libertà, alla scoperta del nostro artigianato e Made in Italy, ma fra le varie mete ipotizzate il Molise non c’è, “Non c’è e non sarebbe nemmeno pronto – dichiara il molisano Ivan Perriera, Responsabile Nazionale per il Turismo di diverse organizzazioni – ad accogliere turisti che, per proprie caratteristiche di indipendenza, potrebbero essere ideali per i piccoli comuni molisani, praticamente privi di posti letto. Eppure tanti ci chiamano per chiederci informazioni sulle aree attrezzate con i servizi minimi per le autocaravan (punti di carico e scarico delle acque) e che si dimostrano interessati alla nostra regione, ancora troppo sconosciuta per le proprie bellezze ma nota per la genuinità della sua popolazione, i suoi prodotti agro-alimentari, della sua natura. Spero che il prossimo presidente della regione (chiunque esso sia) intervenga immediatamente sull’approvazione di una Legge regionale sul turismo e provvedendo, con opportuni bandi, ad un adeguamento delle città molisane. E’ arrivato il momento che i molisani stessi si rendano conto che quello che per loro è la consuetudine rappresenta punti di interesse notevole per i turisti delle altre regioni. Sepino, l’alto Molise, Gambatesa, la valle del Volturno, Termoli e, ovviamente, Isernia e Campobasso, non aspettano altro che essere “presentati” ai viaggiatori italiani.”
Complice il caldo e il bel tempo che dovrebbe baciare buona parte della Penisola nei prossimi giorni e che invoglia le scampagnate, il prossimo ponte lungo dal 25 aprile al 1° maggio, scrive APC, si prevede all’insegna del Turismo in Libertà. Infatti si stima che saranno circa 300.000 i camperisti che, tra italiani e stranieri, sceglieranno il Belpaese per questa tipologia di vacanza. I turisti all’aria aperta punteranno come sempre sui borghi italiani più preziosi ma anche su quelle località del Belpaese che nascondono al loro interno, oltre a grandi bellezze artistico-culturali e a innumerevoli specialità eno-gastronomiche, anche la ricchezza del patrimonio artigianale italiano legato al saper fare del nostro Paese e al Made in Italy, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Ecco quindi, secondo APC, la top ten dei migliori itinerari per il prossimo ponte:
- Fabriano (Ancona): il comune marchigiano è stato insignito come Città Creativa dall’Unesco nella sezione Artigianato, Arti e Tradizioni Popolari. Assolutamente da vedere il Museo della Carta e della Filigrana che rimanda alla grande tradizione delle cartiere locali.
- Napoli: non poteva mancare la pizza, la cui arte è diventata Patrimonio Unesco proprio lo scorso dicembre, esattamente identificata come “l’arte dei pizzaioli napoletani”. E quale migliore occasione per scoprirne tutti i segreti se non durante il prossimo ponte?
- Carrara (Massa-Carrara): anche la capitale italiana del marmo è entrata a far parte del circuito Unesco delle Città Creative per l’artigianato, grazie alla lavorazione del marmo che parte dalle famose cave alle officine dei marmisti.
- Cremona: la città del violino è pronta ad accogliere i turisti in libertà per far loro respirare le atmosfere storiche legate a maestri come Stradivari, Bergonzi, Amati, che hanno portato la liuteria cremonese a diventare Patrimonio Unesco.
- Laguna di Venezia: Patrimonio Unesco dal 1987, oltre che per le bellezze della città e dei suoi canali, la zona è famosa anche per i maestri vetrai di Murano e Burano, noti in tutto il mondo per quest’arte antichissima che ancor oggi conserva il suo fascino e la sua tradizione.
- Alberobello (Bari): è famosissima per i tipici trulli, Patrimonio Unesco dal 1996, all’interno dei quali si svolgevano le attività degli artigiani che oggi ritrovano vita nel Museo dell’Artigianato di Alberobello, situato proprio all’interno di un trullo.
- Palermo: il capoluogo siciliano è una delle città più belle d’Italia ma c’è un motivo ulteriore per visitarla, ovvero andare alla scoperta dell’arte dei Pupi siciliani, Patrimonio immateriale Unesco dal 2008 ed esempio altissimo di artigianato e genio italiano.
- Langhe (Piemonte): i paesaggi vitivinicoli piemontesi, nel Roero e nel Monferrato, sono Patrimonio dell’Umanità dal 2014 e, oltre alle prelibatezze enogastronomiche, hanno innata una vocazione millenaria per l’artigianato, tanto che anche Alba è diventata città creativa Unesco.
- Barumini (Sud Sardegna): il comune sardo è famoso per il complesso nuragico “Su Nuraxi”, Patrimonio Unesco dal 1997. La zona attira non solo dal punto di vista storico ma anche per la ricchezza artigianale legata al tessile e all’arte orafa.
- Porto Venere e le Cinque Terre (Liguria): una delle zone più ammirate dagli stranieri che vengono in Italia, Patrimonio dell’Umanità dal 1997, con paesaggi e mare da favola nonché un’antica tradizione nella costruzione di imbarcazioni.
Il trend camperistico è più che mai d’attualità, visti gli eccellenti risultati del comparto nazionale: una realtà industriale che con oltre 7.000 addetti genera un fatturato annuo di 900 milioni di euro e che, con una produzione di autocaravan che nel 2017 si è attestata sul +43,4% rispetto al 2016 superando le 21.500 unità, si piazza stabilmente nelle prime tre posizioni dei principali produttori europei. Lo scorso anno inoltre il settore camperistico italiano ha fatto registrare un +19,5% anche per quanto riguarda i veicoli immatricolati, numeri che fanno ben sperare di poter traguardare le 6.000 unità di veicoli immatricolati alla fine dell’anno corrente.
Sempre secondo gli studi di APC, con l’arrivo della primavera e la voglia di stare all’aria aperta, l’utenza tipo che trascorrerà a bordo di un camper il prossimo ponte è costituita prevalentemente da famiglie di 4 persone (32%), di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con 1 o 2 figli, che trovano questo genere di vacanza estremamente conciliante per costi, sicurezza, tranquillità e comodità. Al secondo posto (26%) troviamo le coppie senior, di età compresa tra i 46 ed i 65 anni, che prediligono i veicoli ricreazionali per l’opportunità che questa soluzione offre di sentirsi sempre e ovunque come se si fosse “a casa propria”. In terza posizione (17%) si collocano infine piccoli gruppi di amici, tre o quattro persone, che sposano questa vacanza come il modo migliore per condividere un’esperienza di viaggio con un occhio al portafoglio.
“I numeri parlano da soli: sempre più persone utilizzano il camper per scoprire l’Italia e per andare in vacanza – commenta Simone Niccolai, Presidente di APC – tra italiani e stranieri sono stati quasi 8 milioni e mezzo i turisti che l’anno scorso sono venuti nel nostro Paese in camper e caravan e, anche in questi primi mesi del 2018, il trend è positivo, segno che la crisi degli anni scorsi è ormai alle spalle. Per il ponte del 25 aprile e 1° maggio in molti sceglieranno il Turismo in Libertà per visitare le bellezze nascoste della nostra splendida Penisola”.