Trentasette anni di vita e lo spirito è esattamente quello iniziale, ossia con tantissima voglia di stare assieme e crescere  nel solco dell’amicizia, della fede e dello spirito associativo. E’ degli scout dell’Agesci di Venafro che si sta scrivendo, i quali hanno appena concluso il loro 37.mo atto di attività, ribadendo in assoluta convinzione la positività di tutto quanto lo scoutismo propone, suggerisce ed insegna.Da sottolineare tra l’altro l’impegno degli scout di Venafro nel sociale. Basta dire dell’allestimento annuale de “La Passione”, che tanto coinvolge l’opinione pubblica, per testimoniare quanto lo scoutismo continui ad incidere positivamente nel tessuto sociale della città. Bellissima famiglia perciò, quella scout venafrana, venuta alla luce nel 1981 sotto la spinta dell’assistente spirituale di allora come di oggi Don Salvatore Rinaldi, Parroco di Venafro, e dei protagonisti di sempre dello scoutismo, vale a dire capi, noviziato, clan, reparti e lupetti.

Nel corso degli anni altre formazione scout dell’Agesci risalenti alle diverse parrocchie cittadine vennero alla luce, per poi scomparire lasciando il campo al gruppo  scout in tema. Nella tarda mattinata domenicale dinanzi alla Cattedrale il cerchio conclusivo di saluto della 37.ma annualità, cerchio composto da cinquanta e più ambosessi di ogni età ed estrazione sociale. Un momento particolare ed assai significativo dei contenuti dell’associazione, ricca di rapporti sociali ed interpersonali ampiamente positivi.

Poco prima in Cattedrale, nel corso della celebrazione domenicale dello stesso Don Rinaldi caratterizzata da suoni e canti degli stessi scout, sono stati anche ricordati due giovani componenti del gruppo Agesci della città prematuramente scomparsi, Antonella e Bruno, rimasti negli affetti di tutti. Spazio adesso, con la bella stagione alle porte e le imminenti vacanze scolastiche, ai diversi campi estivi scout per stare assieme, divertirsi e crescere nel solco dello spirito associativo.

Tonino Atella